Mobilità, Confindustria interviene sul finanziamento della continuità territoriale per la Sicilia

redazione

Mobilità, Confindustria interviene sul finanziamento della continuità territoriale per la Sicilia

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giovedì 16 Giugno 2016 - 16:51

“Con l’approvazione della legge di stabilità 2016 (comma 486 dell’articolo 1) è stata attribuita alla Regione siciliana una somma di 20 milioni di euro per l’anno 2016 al fine di ridurre i disagi derivanti dalla condizione di insularità e assicurare la continuità del diritto alla mobilità (attraverso i collegamenti aerei intracomunitari) anche ai passeggeri non residenti. Affinchè i 20 milioni di euro siano però utilizzabili è necessario che vengano conclusi i passaggi previsti dall’iter burocratico e che vengano esplicitate le modalità di attuazione, in accordo tra il Parlamento Nazionale e la Regione Siciliana”. Sono queste le parole del Presidente di Confindustria Trapani, Gregory Bongiorno in merito al finanziamento della continuità territoriale per la Sicilia.

“Purtroppo, ad oggi, dopo ben sei mesi dall’emanazione della legge di stabilità non siamo ancora nelle condizioni di utilizzare tale strumento di agevolazione – continua Bongiorno – né pare che la politica si stia interessando alla questione, tranne che per l’autore dell’emendamento dei 20 milioni di euro, l’onorevole Nino Minardo di Ragusa, che ha già sollecitato il Governo Nazionale con un paio di interrogazioni. L’invito è quello di occuparsi e concentrarsi su provvedimenti normativi come questo, che portano sviluppo nel territorio. Un invito rivolto a tutti i Parlamentari, Nazionali e Regionali, che ci rappresentano e che dovrebbero per primi accendere i riflettori sulla vicenda e sollecitare i provvedimenti sia tecnici che normativi che dovranno poi concludersi con l’emanazione del bando”.

Secondo il Presidente di Confindustria, dagli accordi di Co-marketing per convincere RyanAir a rimanere nel territorio, alla scelta del nome per l’aeroporto di Trapani/Birgi/Marsala, all’ingresso dei comuni nella compagine societaria, non si può correre il rischio di perdere risorse vitali, peraltro con fondi già stanziati dal Governo nazionale, allo sviluppo non solo dell’aeroporto “Vincenzo Florio” ma anche del comparto turistico che sarebbe incentivato proprio dalla possibilità di estendere il beneficio della continuità territoriale anche ai passeggeri non residenti.

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