Respinta la questione di legittimità costituzionale con relativa richiesta di invio alla Corte. E’ quanto avevano chiestogli avvocati difensori del Consigliere comunale Vito Cimiotta, Stefano Pellegrino ed Arianna Rallo, che costituiscono il collegio difensivo del consigliere eletto nelle file del Pd. Il giudice monocratico di Marsala Lorenzo Chiaramonte ha preso la sua decisione e così il processo andrà avanti, con un’udienza già fissata per il prossimo 21 luglio, giorno in cui verranno ascoltati i primi testimoni prodotti dall’accusa. Il processo a carico di Vito Cimiotta, che di professione fa l’avvocato, arriva la dopo la decisione presa dalla procura di Marsala che ritenne di avere in mano prove sufficienti e non interpellò il Gup rinviando direttamente a giudizio il professionista lilybetano. Dall’inchiesta era emerso che Cimiotta prima elezioni amministrative avrebbe promesso un posto di lavoro nel bar dell’ospedale “Paolo Borsellino” a due suoi conoscenti disoccupati chiedendo loro in cambio voti di preferenza. Appena appresa la notizia Vito Cimiotta dichiarò alla nostra testata che, “…a parte l’assoluta fiducia che ho nella giustizia, spero in una conclusione spedita del procedimento che possa chiarire la vicenda ed accertare la mia assoluta innocenza. Nessun posto di lavoro è stato mai promesso in cambio del voto ad alcuno e tutto ciò sarà provato”. In campo politico la polemica sul rinvio a giudizio si fece più aspra in quanto il Consigliere è anche presidente della Commissione Bilancio di Palazzo VII aprile. Cimiotta, in seguito alla polemiche, si è autosospeso dal gruppo consiliare del Pd ed è tutt’ora componente del gruppo misto.
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