Castelvetrano: sequestrati beni per un valore di 6 milioni di euro

Gaspare De Blasi

Castelvetrano: sequestrati beni per un valore di 6 milioni di euro

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lunedì 21 Marzo 2016 - 09:25

Un patrimonio di circa 5 milioni di euro, riconducibile alla famiglia mafiosa di Castelvetrano, è stato sequestrato dai carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Trapani, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani a carico dell’imprenditore Girolamo Calogero Murania, già condannato per estorsione nell’ambito dell’indagine “Mandamento” che, nel dicembre 2012, aveva portato all’arresto di esponenti di primo piano della mafia del comune belicino. Il provvedimento di sequestro, richiesto dalla Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, ha interessato i comuni di Castelvetrano, Partanna e Pantelleria. L’intervento si inquadra nelle attività investigative sulla ricerca di Matteo Messina Denaro. Nell’ambito dell’indagine “mandamento”, sono già stati sequestrati, a gennaio e dicembre 2015, consistenti patrimoni accumulati attraverso attività illecite. Girolamo Calogero Murania, era stato indagato e in seguito condannato per estorsione aggravata, realizzata in concorso attraverso i metodi di intimidazione tipicamente mafiosi, mediante l’utilizzo di bottiglie incendiarie e la consegna di una testa di vitello all’indirizzo della vittima. Tale condotta, in particolare, era stata posta in essere col proposito di acquisire i lavori di realizzazione di un impianto energetico nella provincia di Catania, per cui doveva essere favorita una delle aziende del Murania. L’indagine patrimoniale svolta dal R.O.S. e dal Comando Provinciale di Trapani, ha permesso di ricondurre al Murania la disponibilità di aziende attive nel settore agricolo, del turismo e delle energie rinnovabili, tra cui la “Agro verde s.r.l.”, la “Geo expert s.r.l.”, nonchè l’associazione “Agro verde cult”, proprietaria, tra l’altro, dell’immobile in cui e’ ospitato il “museo dell’olio e delle olive” di Castelvetrano. Approfondite analisi bancarie hanno permesso di acquisire elementi di riscontro circa l’origine sospetta dei capitali impiegati dal Murania per la creazione delle attività economiche.Il sequestro, ha avuto per oggetto 4 imprese operanti nei settori agricolo, del turismo e delle energie rinnovabili, 29 beni immobili tra appartamenti, uffici, magazzini e terreni; circa 12 rapporti bancari e finanziari e 1 autoveicolo.

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