Mi sono occupato per tanti anni dei problemi della categoria dei panificatori. Ci ho “messo la faccia”, come si suol dire. Ho sottratto tempo e denaro alla mia famiglia. Oggi i trovo a denunciare ancora episodi di abusivismo nel settore. Da tanto tempo segnalo alle autorità competenti quello che accade. Vendere pane per strada oltre che una evasione delle leggi in vigore, comporta un danno alla salute. Norme giustamente rigide, regolano il settore della vendita degli alimenti atti al consumo alimentare. Miei clienti mi segnalano che al mercato del contadino la domenica, si vende anche del pane. Ora, a parte la scelta di tipo commerciale, io mi chiedo: che c’entra il pane con i prodotti della terra? Forse perché la materia prima che usano è il frumento? (Almeno si spera…). Ci sono delle norme per la vendita del pane che mi risulta non vengono rispettate da chi vende il pane la domenica al mercato del contadino (sono panificatori o piuttosto soltanto commercianti?). Il pane deve avere una sua tracciabilità. Sono a conoscenza le forze che debbono vigilare, da dove proviene la materia prima con cui viene fatto il pane? E i forni dove viene cotto, sono in regola? I banconi in cui vengono esposti la varie pezzature di pane, hanno le caratteristiche richieste dalla legge? Queste ed altro mi chiedo da cittadino, da commerciate e da ex sindacalista del settore. Chi controlla lo fa tenendo presente che ogni domenica, chi vende il pane senza il rispetto di tutte le norme, ci danneggia come esercenti e come cittadini consumatori? Non vorrei pensare che come al solito chi paga le tasse è sempre il solito scemo…
Giuseppe Bonafede