Raggiunto il picco dell’influenza stagionale 2015/2016. L’inconsueto inverno che stiamo vivendo, ricco di giornate quasi primaverili, si sta prendendo la sua bella rivincita, costringendo a letto più di duemila italiani proprio in questi giorni. Da ottobre ad oggi, infatti, si sono registrati 2.346mila casi, ma gli esperti assicurano che è stata più “leggera” di quelle degli ultimi anni. La cronaca riporta che negli ultimi giorni gli ospedali delle città italiane sono stati presi d’assalto, in fila per ore quasi esclusivamente codici verdi. Il livello di incidenza in Italia, secondo i dati riportati dall’ultimo rapporto Epidemiologico InfluNet, ovvero la rete dell’Istituto Superiore della sanità, riferito alla stagione influenzale 2015 – 2016, è pari a 6,11 casi per mille assistiti. Le fasce di età maggiormente colpite sono quelle pediatriche dei bambini al di sotto dei quattordici anni. La curva epidemica delle sindromi influenzali, anche se lievemente, continua a salire proprio in questi giorni raggiungendo il picco stagionale, alimentata soprattutto dalla classe di età 5-14 anni, mentre per i bambini sotto i 5 anni di età il numero dei casi, in questa settimana, è diminuito. Il numero di casi stimati in questa settimana è pari a circa 371.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 2.346.000 casi. In particolare, nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 18,01 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 14,68 nella fascia 15-64 anni a 4,79 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,47 casi per mille assistiti. Nella sesta settimana del 2016, il livello dell’incidenza ha superato la soglia epidemica in tutte le regioni italiane.Il valore dell’incidenza è comunque inferiore a quello raggiunto in molte delle precedenti stagioni influenzali. Secondo gli esperti, coloro i quali non hanno ancora contratto il virus influenzale possono mettere in atto alcuni accorgimenti a scopo preventivo. Quello più efficace risulta essere la cosiddetta “soluzione di Pilato”, ovvero lavarsi spesso le mani, oltre che le solite raccomandazioni, che conosciamo tutti, ma che pochi mettono davvero in pratica,: evitare i luoghi affollati ed evitare di esporsi agli sbalzi di temperatura.