Una lettera aperta all’assessore regionale all’agricoltura Antonello Cracolici a proposito dell’annullamento del bando per il settore biologico è stata sottoscritta da dieci consiglieri comunali marsalesi: Daniele Nuccio (promotore dell’iniziativa) Giovanni Sinacori, Flavio Coppola, Linda Licari, Michele Gandolfo, Calogero Ferreri, Vito Cimiotta, Alfonso Marrone, Alessandro Coppola, Aldo Rodriquez. I suddetti componenti dell’assemblea di Sala delle Lapidi hanno chiesto al Presidente Sturiano di girare la nota in questione a Cracolici e alla sede centrale di Anci Sicilia alla luce delle preoccupazioni espresse da numerosi agricoltori del settore biologico che stanno vivendo con apprensione gli sviluppi della vicenda legata all’annullamento del bando sul biologico a seguito del pronunciamento del Tar. Il rischio è che vadano in fumo 180 milioni di euro, con effetti potenzialmente disastrosi per circa ottomila aziende nel territorio siciliano. “Chiediamo all’Assessore Cracòlici – scrivono i dieci consiglieri – quali iniziative l’amministrazione regionale intende mettere in campo nell’immediato per fronteggiare un problema che rischia di mettere in ginocchio un comparto così importante per l’economia siciliana. In queste tematiche non c’è “maggioranza” e “opposizione”, destra o sinistra, c’è l’interesse per la nostra comunità”.
Questo il testo integrale della lettera:
Con la presente è intendimento dei sottoscrittori di questa lettera, Consiglieri Comunali della Città di Marsala, rappresentarLe la forte preoccupazione di tante famiglie di agricoltori che vivono oggi l’increscioso problema e l’incertezza derivante dall’annullamento del bando relativo alle colture biologiche, con i conseguenti danni all’intero comparto che ne derivano.
Una seria programmazione e la scientifica pianificazione in materia di sviluppo economico devono rappresentare le linee guida per operare le politiche di cambiamento delle quali ha oggi assoluta necessità la Regione Sicilia.
Nello specifico relativamente al biologico (vanto della nostra produzione agricola) ed al nuovo approccio “eco-compatibile” nel settore agricolo, settore che da anni accusa forse più di altri comparti i colpi della drammatica congiuntura economica, non si può far altro che dare priorità assoluta nel mettere in agenda tutte quelle iniziative volte a favorirne invece uno sviluppo concreto attraverso tutti gli strumenti a disposizione della Pubblica Amministrazione.
Pensare di “vaporizzare” per ragioni burocratiche e incompletezza nel determinare la stesura dei bandi come rilevato dal TAR 180 milioni di euro, di fatto ponendo in una condizione di grave difficoltà ottomila aziende nel territorio siciliano, è qualcosa di assolutamente inaccettabile.
Per tale ragione, certi della sua disponibilità, Le chiediamo di illustrarci quali azioni l’Amministrazione regionale e l’Assessorato da Lei diretto intendono seguire per porre rimedio alle problematiche sopra descritte, al fine di poter rassicurare (laddove ve ne fossero le condizioni, come ci auguriamo) la moltitudine di cittadini, agricoltori che ad oggi vivono le preoccupazioni sopra descritte, anche in prospettiva dell’applicazione del nuovo programma P.S.R. 2015\2020.