Mario Ragusa a Bruxelles per parlare del progetto ViEnergy e di economia circolare

redazione

Mario Ragusa a Bruxelles per parlare del progetto ViEnergy e di economia circolare

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mercoledì 27 Gennaio 2016 - 16:12

Il tema dell’Economia circolare sarà al centro di un’audizione pubblica che si terrà giovedì 28 gennaio a Bruxelles, presso il Comitato Economico e Sociale Europeo. Tra i relatori, per quanto riguarda la sessione dedica all’agricoltura, ci sarà anche l’enologo marsalese Mario Ragusa, che parlerà del progetto ViEnergy, finanziato dal PO Italia Malta e ritenuto un esempio virtuoso di economia circolare. L’intervento è previsto nella tavola rotonda: “Per un consumo e una produzione maggiormente sostenibili”.

Capofila di ViEnergy è stato l’Istituto regionale Vino e Oli di Sicilia che ha condotto studi sulla possibilità di riutilizzare tutti gli scarti del settore vinicolo per ottenere energia. In particolare il passaggio più importante ed innovativo, che si lega all’economia circolare, fa riferimento alla possibilità di produrre “metano verde” convertendo ed utilizzando l’anidride carbonica dei processi di fermentazione. Un processo che a sua volta, utilizzando il metano verde nella coltivazione dei vigneti in sostituzione dei combustibili di origine fossile, porterebbe alla produzione di “vino carbon free”, senz’alcun impatto ambientale nelle fasi di produzione e distribuzione. L’eco mediatica ottenuta dal progetto Vienergy ha quindi convinto il Comitato Economico e Sociale Europeo a invitare ad un’audizione pubblica i tecnici dell’istituto regionale Vino e Olio di Sicilia, per la stesura del pacchetto UE per l’economia circolare.

Oltre a Ragusa saranno presenti a Bruxelles Andrea Capriccioli e Lucio Oieni, in rappresentanza dell’Enea e dell’Assessorato all’Energia della Regione Sicilia, partner dell’Istituto Vino e Olio di Sicilia per il proseguo dell’attività di ViEnergy. Alla base del concetto di economia circolare c’è la necessità di sopperire alla carenza di risorse e alla volatilità dei prezzi e di creare nuove opportunità commerciali, basate su produzioni che abbiano caratteri innovativi e sostenibili. In questa logica, l’Unione Europea nell’ambito del programma “Orizzonte 2020” per il biennio 2016-2017, prevede l’assegnazione di più di 650 milioni di euro a progetti di dimostrazione innovativi che sosterranno gli obiettivi dell’economia circolare e la competitività nei Paesi membri, cui si aggiungeranno 4 miliardi di euro provenienti dai Fondi Strutturali.

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