I giovani panteschi non ci stanno che rivolgono un appello al Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi a proposito dell’autorizzazione concessa alla multinazionale Schlumberger ad estendere l’area di perforazione per le ricerche di idrocarburi.
“Nessun uomo rispettoso dell’ambiente e della volontà dei propri cittadini – scrivono i componenti dell’associazione culturale Agorà – dovrebbe volere uno scempio di tal genere. Così facendo, metterete a rischio per sempre i nostri tesori ambientali, l’economia dei pochi pescatori rimasti sull’isola, il nostro turismo e la nostra agricoltura che ci ha permesso lo scorso anno di ottenere il prestigioso riconoscimento Unesco”. “Cara Ministro Guidi – continuano i giovani isolani – Quale futuro immagina per i suoi figli, per i tanti giovani della nostra generazione. Quale Mediterraneo vorrà lasciarci!? Noi immaginiamo un Mediterraneo come crocevia di incontro e di dialogo tra popoli; un mare che profumi di vita e di bellezza e non di morte. Vorremo tornare a puntare sulla bellezza dei nostri territori, su quel patrimonio materiale e immateriale che, con gran fatica, ci hanno lasciato i nostri padri. Quelle stesse bellezze che oggi rischia di distruggere. Vorremo tornare a puntare sulla bellezza delle nostre isole, del mare, come leva per combattere il declino economico e rilanciare questo nostro grande territorio. Ministro, fermi questo scempio”.
I giovani panteschi hanno anche realizzato un video che nel giro di poche ore ha registrato numerosi contatti: Un Mediterraneo senza trivelle
Sul tema è intervenuto anche il senatore Antonio D’Alì: “Neanche nel più improvvisato mercatino rionale si gioca sotto le bancarelle alle tre carte come gioca il governo Renzi con le trivellazioni. Per evitare il referendum – e solo per questo – promosso dalle Regioni sull’art. 38 dello Sblocca Italia di due anni fa, il governo il 23 dicembre fa approvare una norma di modifica che ripristina il molto più restrittivo decreto legislativo del 2010 del governo Berlusconi. Ma, guarda caso, il giorno prima, il 22 dicembre lo stesso governo rilascia il decreto di concessione per nuove ricerche in prossimità delle isole Tremiti e di Pantelleria ed incassa il rispettivo ‘canone’ di euro 2.000 (duemila)! Sì, proprio duemila – aggiunge -. Menzogna e vergogna che io denuncio da anni! Ora molti si sono destati, compresi importanti pezzi del PD, ma mentre il presidente Emiliano protesta (e lo ha sempre fatto), il connivente presidente Crocetta tace. Speriamo che finalmente qualcosa si muova. Non basta gridare pero’ allo scandalo, bisogna agire, fermare coloro che continuano a firmare per trenta denari atti di morte della nostra prima risorsa: il mare”.