Assegnazione docenti, Uil vince ricorso: “I provvedimenti di utilizzazione disposti in spregio alle graduatorie”

Claudia Marchetti

Assegnazione docenti, Uil vince ricorso: “I provvedimenti di utilizzazione disposti in spregio alle graduatorie”

Condividi su:

mercoledì 13 Gennaio 2016 - 17:01

La Uil Scuola Trapani ha vinto il ricorso presentato al Giudice del Lavoro di Marsala contro l’Ufficio scolastico territoriale trapanese sull’errata modalità di assegnazione/utilizzazione dei docenti di scuola primaria per l’anno scolastico 2015/2016. Secondo quanto affermato dal sindacato, “… tecnicamente è avvenuto un “illogico giuridico”, infatti i responsabili dell’UST di Trapani, per pura comodità, hanno assegnato al docente meno graduato la sede migliore rispetto al docente meglio collocato in graduatoria non preoccupandosi di prendere atto delle variazioni di disponibilità di sedi che venivano a crearsi successivamente all’interno della singola fase”. Occorreva, invece, fare riferimento all’art. 5 del Contratto Collettivo nazionale del Lavoro che sottolinea l’attenzione privilegiata alle preferenze espresse dagli insegnanti interessati. “Si tratta di un’importante sentenza del Tribunale di Marsala – afferma il segretario generale della Uil Scuola Trapani, Giuseppe Termini – al quale abbiamo fatto ricorso con il patrocinio del ufficio legale della Uil Trapani dell’avvocato Francesco Truglio, per tutelare gli interessi dei nostri iscritti che lamentavano evidenti irregolarità nelle operazioni di mobilità annuale. Come più volte sottolineato, la mobilità annuale per una Provincia che non consente il trasferimento in entrata di circa 500 docenti che, per colpa di una errata politica scolastica continua a registrare il peggiore risultato nazionale, un esubero di ben 37 docenti di scuola primaria, serve a dare una speranza alla legittima aspirazione a ricongiungersi alla propria famiglia quando si lavora in sedi lontane e disagiate”. Il ricorso, dunque, è fondato come ha scritto il giudice Greco del Foro di Marsala dando ragione all’organizzazione sindacale. “Dal dibattimento – aggiunge Termini – risulta documentalmente provato che i provvedimenti di utilizzazione siano stati disposti in spregio alle graduatorie e alle precedenze di cui godono i ricorrenti, vanificando e mortificando i principi che regolano e disciplinano le operazione di mobilità, finendo per ledere le legittime prerogative dei nostri iscritti che si sono visti indebitamente scavalcati in ordine alle sedi lavorative indicate in ordine di preferenza.

Pertanto, in ossequio a tale principio, che si sposa con quello meritocratico e di trasparenza sotteso al rispetto delle graduatorie, l’UST di Trapani avrebbe dovuto tener conto delle preferenze espresse, provvedendo ad assegnarle secondo l’ordine della graduatoria”. Il sindacalista però, non nasconde l’amarezza di un percorso tortuoso durato parecchi mesi e che ha costretto i ricorrenti a subire un notevole disagio consistente nella maggiore difficoltà nel raggiungimento della sede di lavoro e della maggiore gravosità di tali spostamenti anche ai fini di un doveroso contemperamento delle esigenze lavorative con quello di ordine familiare.  Per non parlare della crescita esponenziale che ciò ha prodotto in termini di esborsi di somme notevoli da parte dell’Erario. “La prossima tornata di utilizzazione non sarà più viziata da simili errori – ha concluso Termini – considerato che tale sentenza creerà un precedente giurisprudenziale al quale fare riferimento, non solo per il territorio trapanese”.

Condividi su: