"Capitozzatura degli alberi compiuta in spregio alle norme di settore" la segnalazione del Pd di Trapani

redazione

"Capitozzatura degli alberi compiuta in spregio alle norme di settore" la segnalazione del Pd di Trapani

Condividi su:

lunedì 26 Ottobre 2015 - 15:41
Un’altra prova di scarsa amministrazione, che continuerà a produrre i suoi effetti a discapito della comunità” questo il commento del segretario PD di Trapani Francesco Brillante in merito ad una nuova segnalazione, ad opera di Guido Grammatico  sull’ esecuzione della capitozzatura degli alberi da parte di addetti comunali “compiuta – secondo il componente del PD di Trapani con delega Ambiente – in spregio alle norme di settore“.
“Il personale operante in Piazza Vittorio Veneto sta capitozzando gli alberi, tecnica ormai risaputa nella letteratura come dannosissima per la salute degli alberi, per l’indebolimento delle radici e per l’esposizione a parassiti – afferma Grammatico in una denuncia inviata direttamente al Sindaco di Trapani, all’assessore Licata e al comandante della Municipale.
Il personale non è seguito da alcun agronomo che possa dare indiazioni in merito e in logo – prosegue la nota – mettere in sicurezza è giusto e corretto, tagliare al 100% le chiome è una tecnica barbara che porta a crolli inaspettati e conseguenti tragedie. L’eliminazione di tutte le ramificazioni di un albero, inoltre, impedisce anche agli uccelli di creare dei nidi o mammiferi di trovarvi dimora. L’albero, in pratica, viene a perdere anche la sua funzione fondamentale di “ecosistema”, configurando un reato ai danni dei cittadini. Gli alberi si trovano in zona vincolata paesaggisticamente, creando un danno d’immagine alla collettività. E’ dimostrato – conclude Grammatico –  che la capitozzatura degli alberi porta a spese superiori per le amministrazioni, che erroneamente pensano di rinviare il problema di qualche anno. Pertanto in totale spirito collaborativo auspico un intervento di messa in sicurezza responsabile e seguito da personale altamente qualificato. Siamo ancora in tempo“.

Condividi su: