“E’ costante l’attività di monitoraggio che l’Assessorato e la Polizia Municipale compie sugli eventi segnalati dal Comitato. Ma ahimè, non basta svuotare giornalmente i cassonetti, oppure sostituirli, per evitare che possa continuare l’incessante “lavoro” di chi si diverte a provocare danni alla collettività“. E’ quanto dichiara l’Assessore Comunale al Territorio ambiente Giuseppe Licata in risposta ad una nota del movimento “Progetto per Trapani – Uniti per la Sicilia”, in cui si richiedeva al Sindaco e all’Amministrazione di attivarsi per rimuovere immediatamente le campane bruciate in via Archi e “bonificare l’area, ed a procedere al lavaggio dei cassonetti sparsi per la città, non solo per motivi di salute pubblica ma anche per motivi di decoro urbano e per non danneggiare ulteriormente l’immagine della città di Trapani“.
“Nella fattispecie in P.za Scala D’alaggio – replica l’Assessore – ci è ben nota l’attività di molti ambulanti e di alcuni componenti di equipaggi dei pescherecci, che depositano nei cassonetti, a qualsiasi ora del giorno e della notte, scarti di pesci provocando quell’odore nauseabondo che Voi denunciate, nonostante vengano a volte rimossi anche più volte al giorno. Ci arrivano tutti i giorni segnalazioni da tutto il territorio del comune, che riusciamo a malapena a risolvere. Perché, simpaticissimi componenti del Comitato, oltre a denunciare, non ci date un aiutino concreto in tal senso ?
Mi spiego meglio, per non allarmarvi oltremodo. Sarebbe utile ed educativo fare tante riunioni con i cittadini per spiegare che comportarsi in maniera più civile serve per aiutare il Comune a non aggravare i costi dei servizi, oltretutto giovando alla salute pubblica !
Ciò vale ovunque, a Trapani, a Erice, a Paceco …etc. Ovviamente sono consapevole che queste riunioni, visto che malvolentieri i cittadini accettano i rimproveri, potrebbero causare anche perdita di consensi, non a me che non ho ambizioni di carriera politica, quindi senza timore di perdere qualche voto.
Mi riferisco, ad esempio, che è oltraggioso per il centro storico ridurre il Vicolo Sardo ad una discarica di mobili usati, oppure, come in alcune zone a Marausa dove i cittadini evitano accuratamente di gettare i sacchetti della spazzatura nei cassonetti spesso vuoti, preferendo lanciarli dai finestrini delle auto in corsa formando una lunga fascia di immondizia lungo il ciglio della strada. Che dire di quel volenteroso cittadino che si è improvvisato giardiniere che sul Lungomare Dante Alighieri ha lasciato tutto intorno gli sfalci. Come possiamo debellare il malcostume di alcuni cittadini, sicuramente una minoranza, che aspettano solo l’attimo propizio per depositare materiali provenienti dai loro lavori edili, oltre pezzi di amianto ed interi serbatoi, ovunque: il campo Coni, nei pressi del palazzo storico delle Poste.
E assai spesso solo pochi minuti dopo che gli operai del Comune hanno finito di ripulire la zona.
Codesto Comitato Promotore ha il mio incondizionato appoggio, tuttavia con l’esperienza accumulata durante il mio lavoro di Dirigente Tecnico nei Comuni, sono poche le cose che mi possono dare pensiero e di certo le Vostre sollecitazioni non lo sono”.