E’ indagato per usura bancaria a Marsala, l’ex direttore generale di Banca Nuova, Francesco Maiolini, 53 anni assieme ad altre tre persone: Luigi Amore, 51 anni, Massimo Bozeglav, 55, e Flavio Morassut, 62. Ai quattro indagati è arrivata la notifica dell’avvio di conclusone delle indagini preliminari. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Giulia D’Alessandro, è stata condotta dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di finanza della Procura di Marsala. Secondo l’accusa, nell’esecuzione di un medesimo disegno criminoso, avrebbero operato in concorso per“ottenere la maggior quantità di interesse monetario sul conto corrente intestato alla “Gazzerosse società agricola”, ovvero l’ex Cantina Feudo del Vignale. I fatti contestati risalgono al periodo 2007, 2009 e 2010, fatti che sono stati commessi proprio a Marsala. In quel periodo Maiolini era direttore generale di Banca Nuova, responsabile delle scelte gestionali in materia di tassi e condizioni e titolare del “potere dovere” di vigilanza; Amore e Bozeglav invece, erano “Internal Audit” e Morassut “Compliance” preposto all’interpretazione delle norme e all’emanazione di policy e linee guida. Secondo quanto emerso dalle indagini, i quattro “non impedivano, pur avendo l’obbligo giuridico di evitarlo, che fossero pretesi e applicati tassi di interesse usurari”. In particolare, nel periodo compreso tra il terzo trimestre del 2009 e il primo trimestre del 2010, praticavano fino all’89% rispetto alla soglia del 19,275%, per l’importo complessivo di 4.787 euro. Sul conto corrente, inoltre, sono state addebitate somme – 18.850 e 21.419 euro – con la causale “sbilancio competenze per riliquidazione”. Per usura bancaria, lo scorso 18 febbraio, sempre Maiolini è stato condannato, con rito abbreviato, a otto mesi di reclusione con pena sospesa, dal gup di Palermo Vittorio Anania. Si tratta di una sentenza storica in Italia per reati di questo genere. Gli altri due indagati in questo processo, il presidente dell’istituto di credito Martino Breganze e il direttore dell’area commerciale Rodolfo Pezzotti, sono stati rinviati a giudizio davanti al Tribunale di Palermo.
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