Tra i più convinti sostenitori di Alberto Di Girolamo in questa fase della campagna elettorale c’è anche Salvatore Ombra. Una scelta che ha sorpreso tanti, tenuto conto che, tre anni fa, Salvatore Ombra si trovava dalla parte opposta rispetto al Pd.
Com’è maturata questa decisione?
Il mio è un sostegno convinto. Con Alberto Di Girolamo avevo fatto un ragionamento progettuale e secondo me ha le carte in regola per poter fare il sindaco di questa città, che non ha bisogno di progetti di grandissima levatura, ma di normalità. Non che i progetti non servano, ma negli ultimi tre anni la normalità era stata perduta e adesso va riconquistata.
Il suo intervento al comizio finale di Piazza Loggia è stato ripreso da Massimo Grillo, che l’ha definito “imbarazzante”.
Non capisco perché. Mi chiedo se non debba essere lui imbarazzato rispetto a Salvatore Lombardo che è stato in passato suo avversario e adesso lo sostiene.
Grillo ha anche detto che lei avrebbe scelto Di Girolamo perché le avrebbe dato garanzie su una serie di cose che le stanno a cuore: un assessorato, il ritorno all’Airgest, il 118…
Nulla ho chiesto e nulla avrei potuto chiedere. Anche perché Grillo è rimasto lontano dalla politica per nove anni e non ha riferimento regionali e nazionali. Smentisco categoricamente l’attribuzione a me di un assessorato con Alberto Di Girolamo. Lo seguo perché mi sembra corretto che chi ha un ruolo nella società civile debba spendersi per l’elezione del sindaco di Marsala. Non ci sono altri motivi sotto. Poi io ho partecipato alla selezione dei super manager della Regione. Eravamo 1626, siamo rimasti in 30. Ci sono arrivato con i miei piedi e le mie forze. Nella mia vita faccia da 30 anni l’imprenditore e vivo del mio lavoro. Non ho bisogno di chiedere niente a nessuno.
Lei ha partecipato alle riunioni del tavolo di Salvatore Lombardo…
E poi ne sono uscito. Avevo messo dei paletti nella definizione di una coalizione. Invece si era cominciato ad aprire a tutto e tutti, dall’ex Msi a Rifondazione. Poi c’erano degli elementi che con me erano incompatibili alla luce di quello che era successo nell’ultima campagna elettorale. Inoltre, erano emersi dei progetti che avevano scarse possibilità di essere realizzati. Preferisco un’amministrazione che si occupa prima dei principali problemi della città, per poi pensare ad altro.
Si aspettava Lombardo al fianco di Grillo?
Mi ha stranizzato, hanno storie diverse. Poi, ognuno fa quello che vuole. Dopo di che, la gente decide con il voto. E io voglio fare un appello alla città, affinché partecipi al ballottaggio. Mai tirarsi fuori dal voto. Ogni volta che si lascia fare ad altri, la folla sceglie sempre Barabba.
Cosa serve per rilanciare la città?
Serve un progetto turistico, che realmente metta Marsala al centro della provincia, coinvolgendo anche i territori limitrofi. Serve un progetto che passa dal cambio del nome dell’aeroporto, ma soprattutto da azioni volte a far conoscere la nostra città in ambito internazionale, con la creazione di un evento “cult”, come a San Vito, senza dimenticare l’importanza dell’accoglienza turistica, della pulizia della città e delle spiagge. Se a questo aggiungiamo il progetto del porto turistico, che è stato osteggiato in tutti i modi, allora abbiamo fatto “bingo”. Questo è quello che bisogna fare per invertire la tendenza. E’ quello che avrei fatto se fossi diventato sindaco e adesso, tutto ciò, fa parte del programma di Alberto Di Girolamo.