Se vi siete fatti un’ idea certa e definitiva, domenica o lunedì vi recherete certamente al seggio per esprimere la vostra opinione. Se invece non avete ancora le idee chiare, dovete prendere la vostra decisione, nel silenzio che accompagna queste ore. Non se le sono poi dette tanto di santa ragione più del tradizionale, i 4 candidati a sindaco della città. Certo qualcuno, in periodi di maggioritario che dovrebbe segnare la linea netta di demarcazione tra uno schieramento e un altro, ha cercato di fare una sorta di invasione di campo. “Sono più di centro sinistra io” oppure “il solo centro destra sono io” e via cosi alla ricerca di voti e consensi. Sia detto chiaramente, ognuno cerca voti come gli pare, in modo legittimo e nel rispetto dei termini di legge, cercare di convincere l’elettorato è necessario. Oltre agli indecisi, persuadere quanti sono convinti di non recarsi al voto per i candidati appare una priorità. Almeno così ci è parso di capire. Voi invece che avete già deciso determinerete il sindaco ed eleggerete il prossimo Consiglio comunale. Da dopodomani poi comincerà lo sport caro ai marsalesi: lo sparlacio post voto. E così sentiremo in ordine sparso: “Ma chi ci ha votato…” con il chiaro riferimento al neo sindaco eletto. Oppure “non ha fatto nulla, l’avevo detto io”. Questa è un’ affermazione che in passato, lo giuriamo, l’abbiamo sentita appena 3 (tre!) giorni dopo il voto. C’è naturale attesa per conoscere il nome del nuovo sindaco, e questo è normale. Ma ci è sembrato di cogliere negli elettori che ci scrivono o in quanti parlano con noi, la consapevolezza delle esiguità delle risorse di cui dispone la cassa del comune. “Non possono spendere somme, hanno il bilancio già ridotto al lumicino”. Oppure, in modo più qualunquistico: “Si sono mangiati tutto. Sono tutti ladri”. Frasi già dette e già sentite. E adesso sss…silenzio. Vi lasciamo riflettere e se volete vi accompagneremo idealmente fino a davanti al seggio. Dentro no, il voto è segreto.
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