La campagna elettorale per decretare il prossimo sindaco della città di Marsala non è ancora entrata nel vivo. Si sono fatti avanti i primi candidati e a breve anche tutti gli altri sfodereranno le loro formule elettorali per guadagnare voti. Sono già chiare alcune priorità più volte esposte dai politici in lizza, tra cui il decoro urbano, le infrastrutture, i progetti di riqualificazione di questa o di quella zona della città, ma ancora nessuna parola è stata spesa sul fantastico mondo dei bambini. Una città a misura di bambino non è una cosa scontata o facile da realizzare. L’Amministrazione Comunale, ma anche le Istituzioni, dovrebbero avviare un progetto comune di sviluppo affinché i bambini abbiamo gli stessi diritti e le stesse opportunità. Perché un Comune diventi davvero a misura di bambino è necessario coinvolgere tutti i soggetti presenti sul territorio in un processo partecipativo che preveda la collaborazione, la formazione e l’ascolto dei bambini e degli adolescenti, da parte non soltanto delle autorità locali e degli esperti di settore, ma anche della società civile. Il disagio di un bambino, infatti, non deriva solo dall’ambiente familiare di provenienza, ma anche dal contesto sociale in cui cresce. La Villa Cavalotti, ad esempio, sarebbe un ottimo luogo in cui trascorrere qualche ora all’aperto insieme ai nostri bambini, ma spesso i giochi sono rotti, sporchi o fatiscenti e questo ha più volte generato lamentele da parte delle famiglie marsalesi, non sempre prese in considerazione. Abbiamo anche un bellissimo parco nella zona del Lungomare, unico esempio di area bene attrezzata e zona verde a cui fare riferimento, ma tutto questo è evidentemente troppo poco. Affinché una città possa essere considerata a misura di bambino deve avere aree accoglienti, stimolanti per bambini di diverse fasce di età. Le aree giochi non devono essere fruibili solo durante la bella stagione, la città dovrebbe essere più accogliente da questo punto di vista, riprogettando il verde pubblico in maniera più appropriata alle esigenze dei bambini. Il nostro modello culturale dovrebbe avere come parametro di riferimento il bambino, solo così si può avviare un vero e proprio cambiamento.
roberta matera