Sta per aprire i battenti il primo McDonald’s di Trapani. Anticipato dal bando per il reclutamento del personale, l’evento – in programma mercoledì 31 dicembre – è atteso con curiosità in tutta la provincia. Ormai da qualche anno, infatti, la multinazionale americana ha deciso di puntare non solo sulle grandi metropoli, ma anche su centri di medie dimensioni. Una strategia che in qualche modo intende contenere il crollo degli utili registrato negli ultimi anni su scala globale. A spiegare le ragioni che hanno spinto McDonald’s Italia a puntare su Trapani è il direttore risorse umane Stefano Dedola, che lo scorso 10 dicembre ha presenziato alla locale tappa del McItalia Job Tour.
Come mai avete scelto Trapani?
Trapani per noi è un territorio ottimo, in quest’area della Sicilia abbiamo pochi ristoranti e questo ci offre opportunità interessanti per il presente, ma anche per il futuro.
Che genere di lavoro viene condotto prima dell’apertura di un nuovo ristorante McDonald’s?
Si studia il territorio, le varie opportunità in termini di clientela, il traffico rispetto alla location scelta. E poi abbiamo un software che ci consente di attuare una simulazione sui fatturati del ristorante che si intende aprire.
Com’è noto, il Sud è forse il territorio più legato alle proprie tradizioni enogastronomiche. Come sono andate le vostre precedenti esperienza nel Meridione?
Abbiamo già molti ristoranti in Sicilia e, specie nei grandi centri, vanno bene. Per cui intendiamo continuare a investire.
Vanno bene soprattutto tra i residenti o anche tra i turisti?
I nostri clienti sono sia residenti sia, eventualmente, i turisti della zona. Non abbiamo fin qui avuto alcun problema in termini di attrattiva rispetto alla clientela.
Come mai per la vostra location non avete puntato sul centro storico?
Da un po’ di tempo siamo orientati a privilegiare zone decentrate, per una serie di motivi. Aprire i nostri ristoranti fuori dal centro ci permette di creare anche le corsie drive – il drive in – che consente di ritirare i prodotti senza scendere dalla macchina. Al centro non si potrebbe.
Parliamo delle assunzioni. Quante candidature avete avuto per i posti previsti dal bando?
Abbiamo avuto un’affluenza molto, molto numerosa. Abbiamo ricevuto, per 40 assunzioni, 6000 candidature. Da una prima selezione on line sono state individuate 550 persone (che hanno partecipato ai colloqui individuali del McItalia Job Tour dello scorso 10 dicembre a Trapani ndr). Tra queste, poi, abbiamo scelto i 40 che lavoreranno al nuovo ristorante. Poi, più in là, contiamo di andare anche al di là di queste prime 40 assunzioni.
C’è un profilo medio del candidato a lavorare al McDonald’s?
Non cerchiamo esperienze particolari. Per noi la capacità fondamentale è un buon orientamento verso il cliente e il servizio e una buona capacità di lavorare in squadra e di essere precisi. Le nostre procedure sono molto specifiche e bisogna essere bravi ad applicarle.
Solitamente, tra i vostri dipendenti, si trovano molti studenti…
Attiriamo molti giovani, anche perchè proponiamo una forma contrattuale part time compatibile con gli studi. Dei 18000 dipendenti di McDonald’s in Italia, il 40% è composto proprio da studenti. Molti di loro, finiti gli studi ci lasciano. Altri continuano a lavorare con noi e fanno una carriera all’interno dei nostri ristoranti.
Come si articola una giornata di lavoro all’interno di un ristorante McDonald’s?
Ci sono sostanzialmente due tipi di attività principali. Quelle riguardanti la cucina e quelle riguardanti il rapporto con il cliente. Quando selezioniamo una persona, prima di cominciare a lavorare la inseriamo in un percorso di formazione che va dalle due alle quattro settimane, durante le quali deve imparare a conoscere le attività di entrambe le postazioni di lavoro. Dopo di che, si comincia a lavorare al bancone o in cucina e, in genere si ruota. Chi dimostra di avere determinate caratteristiche, viene poi preso in considerazione per una carriera manageriale.
Qual è lo stipendio medio?
Noi offriamo inizialmente un part time intorno alle 20- 24 ore settimanali, a seconda delle esigenze del ristorante. Applichiamo il contratto nazionale del turismo, per cui uno stipendio base per un contratto di 24 ore settimanali è di circa 800 euro lorde al mese. Poi, al di là dello stipendio base, ci sono le eventuali maggiorazioni previste dal contratto.
Scuola