Sono solamente 18 le ore settimanali – a fronte delle 36 di lezione – a disposizione degli assistenti ai disabili, e in più ad uno stesso assistente potrebbero essere affidati più alunni con diverse disabilità, cosa che abbasserebbe drasticamente la qualità del servizio offerto al disabile. Questa la denuncia dell’Associazione Trapani Cambia, che analizza un bando pubblicato dal Libero Consorzio Comunale di Trapani per il servizio di assistenza scolastica per gli alunni sordi, ciechi e con gravi disabilità psicofisiche frequentanti gli istituti scolastici di competenza provinciale per l’anno scolastico 2015.
Si tratta di un servizio che prevede gli assistenti alla comunicazione, ovvero coloro che assistono in classe gli alunni sordi che usano la lingua dei segni italiana (LIS) , gli assistenti all’autonomia scolastica, ad assistere gli alunni ipovedenti egli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione per alunni con altri disagi.
“Un servizio importantissimo – si legge nella nota dell’associazione – che consente agli alunni di frequentare con profitto l’Istruzione superiore. Ma, c’è sempre un MA purtroppo, leggiamo all’art. 4 del Bando : “Il personale addetto al servizio di assistenza scolastica opererà (..) per un massimo di n.18 ore settimanali (mediamente 3 ore giornaliere)”.
Considerato che una giornata scolastica per l’alunno di un Istituto Superiore è di 6 ore, significa che per metà delle lezioni l’alunno sordo o cieco non avrà nessun tipo di ausilio.
E ancora, come se non bastasse, nello stesso articolo si legge: “nel caso in cui nella medesima classe siano presenti più alunni aventi Diritto all’ assistenza lo stesso operatore se ne farà carico”.
Ovviamente non si moltiplicano le ore di assistenza che rimangono sempre al massimo tre.
Ovviamente non si tiene conto, per fare solo l’esempio più semplice, che i sordi non sono tutti uguali tra loro, che alcuni segnano, altri no, alcuni segnano in LIS altri no: come potranno avere una assistenza decente se si ritrovano nella stessa classe e quindi con un solo operatore?
E questo operatore, se in possesso di tutti requisiti previsti dal bando, potrebbe ritrovarsi impegnato in una classe dove al contempo sono presenti alunni sordi e alunni ciechi?
O si crede che gli operatori in questione siano dotati di poteri da Supereroi o si pensa che gli alunni non abbiano realmente bisogno della assistenza.
Oppure, semplicemente, questi sono gli effetti paradossali e iniqui di una politica regionale che eliminando le Province ha tagliato soltanto risorse che tutelavano diritti fondamentali dei cittadini.
Comunque sia chiediamo al Libero Consorzio Comunale di Trapani di ridiscutere tale determina e ai Comuni della provincia di sostenere e difendere i diritti dei loro giovani cittadini sordi e ciechi, perché dalla loro possibilità di studio dipende la qualità della democrazia , quella vera di tutti i giorni.