C’era attesa e tanta apprensione nel mondo politico marsalese mentre si attendeva la decisione del Governo regionale circa la data in cui i marsalesi sarebbero ritornati alle urne. Dopo le dimissioni del sindaco Giulia Adamo e la successiva nomina del Commissario Straordinario, Giovanni Bologna, si erano individuate due date che circolavano con insistenza: una scadenza elettorale autunnale o il rinvio delle amministrative alla primavera del 2015. Ormai è notizia ufficiale che l’elezione del sindaco lilybetano e il rinnovo del Consiglio comunale avverrà l’anno prossimo probabilmente nel mese di maggio. Pensavamo che i partiti e gli uomini politici locali fossero tutti concordi nel definire la data primaverile come la migliore e invece parlando con i consiglieri abbiamo scoperto che …ma procediamo con ordine. “Avremmo senz’altro preferito e parlo a nome del mio partito, il voto amministrativo a novembre – ci ha detto Pino Carnese capogruppo di Forza Italia a Sala delle Lapidi -. Lasciare sotto la giurisdizione del Commissario Straordinario l’amministrazione della Città vuol dire commissariare la democrazia”. Di diverso parere il capogruppo del Partito Democratico: “Il Consiglio comunale può dedicarsi alle incombenze che lo attendono – ci ha detto Nicola Fici -, mentre i partiti possono dedicarsi a ricercare le soluzioni migliori per le candidature da proporre alla Città”. Da queste dichiarazioni sembra che gli schieramenti contrapposti, sinistra e destra, siano su posizioni opposte. Invece la questione è più trasversale di quanto sembri. “Sono d’accordo con la soluzione presa dal Governo siciliano – ci ha detto l’esponente di centro destra e vice capogruppo di Rinascita marsalese, Salvatore Di Girolamo-. Il tempo fino alla scadenza elettorale va impiegato nella ricerca di programmi condivisi dalle forze politiche”. Di diverso parere un altro consigliere di centro destra: “Come ha affermato il nostro segretario regionale le ragioni della democrazia debbono prevalere su quelle della burocrazia – ci ha detto il capogruppo del Nuovo Centro Destra, Alessandro Coppola –. Era meglio andare al voto in autunno”. Per il ritorno alle urne in primavera si sono dichiarati d’accordo i Consiglieri Eleonora Milazzo di Artico 4 (anche se in aula non è stato ancora formalizzato il gruppo), Vanessa Titone di Futuro per Marsala, la socialista Daniela Cudia e l’esponente di Marsala al Centro, Giuseppe Fazzino. Spazio anche alle opinioni istituzionali. “Il problema sono le risposte che dobbiamo riuscire a dare ai cittadini marsalesi – ci ha detto il vice presidente del Consiglio comunale Alfonzo Marrone. La politica faccia la sua parte”. Infine due esponenti del mondo politico che, secondo i soliti rumors di Palazzo, potrebbero contendersi (assieme ad altri naturalmente ) la carica di primo cittadino. “Nessuno parla di programmi ma tutti di liste e candidati – ci ha detto Alberto Di Girolamo, segretario comunale del Partito Democratico -. L’eventuale voto a novembre avrebbe “catapultato” partiti e liste nella ricerca del consenso individuale, dimenticando le cose da fare per la Città. Il voto in primavera consente al mio partito di approntare un serio programma da sottoporre al giudizio degli elettori”. La pensa allo stesso modo il Presidente del Massimo Consesso Civico che si proietta sulle cose da fare nei prossimi mesi. “Prima della scadenza del mio mandato – dice Enzo Sturiano -, mi attiverò affinché l’Aula venga investita di questioni importati che vanno aldilà degli atti obbligatori (Piano delle Opere Pubbliche Triennale, Bilancio ecc). Intendo portare all’attenzione di tutti la questione del Piano Regolatore Generale. Siamo ancora in tempo per approvarlo, altrimenti per quanto mi riguarda per esitarlo favorevolmente la Regione può nominare un commissario ad acta”
Istituzioni