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Sequestrati beni per tre milioni di euro al cugino di Matteo Messina Denaro

Nuovo maxisequestro nei confronti del clan Messina Denaro. Il provvedimento riguarda stavolta Giovanni Filardo, imprenditore di Castelvetrano e cugino del boss latitante. Sottoposto a sequestro un patrimonio pari a tre milioni di euro, di cui fanno parte un complesso aziendale, numerosi mezzi d’opera e automezzi, terreni, una villa con finiture di pregio e altri beni e immobili accumulati nel tempo.

Già coinvolto nel 2010 nell’operazione “Golem 2”, in cui, tra le altre cose veniva ritenuto collettore e distributore di messaggi per conto di Messina Denaro, Filardo era stato assolto in primo grado dall’accusa di associazione mafiosa, ma le indagini sul suo conto non si sono mai fermate. Il suo nome, infatti, compare anche nell’operazione “Eden”, sulla base di un trasferimento fraudolento di beni che avrebbe favorito la famiglia mafiosa di Castelvetrano. In particolare, il cinquantunenne imprenditore avrebbe intestato fittiziamente ad altri la titolarità e la disponibilità di alcuni beni.

Il provvedimento di sequestro, disposto dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, è frutto di un’attività di indagine, coordinata dal procuratore aggiunto della DDA di Palermo Dino Petralia, che ha visto coinvolti la Direzione Investigativa Antimafia, il R.O.S. dei Carabinieri, il Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata e dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo. Tale attività ha constatato l’evidente sproporzione tra il valore del suddetto patrimonio e il reddito ufficiale di Filardo che a sua volta, sentendosi braccato dopo il primo arresto del 2010, aveva cercato di trasferire ai propri familiari beni e immobili ritenuti dalle forze dell’ordine frutto di condotte illecite, volte a favorire Cosa Nostra.

Vincenzo Figlioli

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Tags: Giovanni FilardoMatteo Messina Denaro