La prima esperienza in Consiglio durò circa sei mesi, prima che il Tar accogliesse il ricordo della lista Forza Marsala, portando a Sala delle Lapidi Guglielmo Anastasi e Pino Cordaro. Adesso Salvatore Accardi torna a Palazzo VII Aprile, anche in questo caso per pochi mesi, visto lo scenario determinatosi dopo le dimissioni del sindaco Giulia Adamo, che riporterà Marsala al voto nel giro di poco tempo. Primo dei non eletti nella lista dell’Udc (con 325 preferenze) Accardi subentra a Filippo Maggio, dimessosi dall’assemblea di Sala delle Lapidi poiché il suo ruolo politico era diventato incompatibile con l’incarico dirigenziale ricoperto all’ospedale “Paolo Borsellino”. “Mi ritrovo a tornare in Consiglio in una situazione difficile – spiega Accardi – speriamo di poter lavorare bene, perché la città di Marsala lo merita”. Candidato con la lista dell’Udc, il neo consigliere ha aderito al gruppo Insieme per Marsala (il più numeroso a Palazzo VII Aprile) che raccoglie molti componenti della coalizione che sostenne Giulia Adamo, che via via hanno preso le distanze dall’ex sindaco. Di Accardi si era parlato, peraltro, anche a proposito di un incarico assessoriale, ma poi il primo cittadino fece altre scelte. “In campagna elettorale erano stati presi degli impegni che poi non sono stati mantenuti”, sottolinea il neo consigliere comunale, che comunque non rinuncia ad esprimere la propria solidarietà umana a Giulia Adamo per la vicenda giudiziaria che l’ha poi portata alle dimissioni. “Oggi, col senno di poi, non rifarei quella scelta – ammette Salvatore Accardi – ma è pur vero che ogni decisione va contestualizzata e anche se sono stati fatti tanti errori, se ripenso alle condizioni che c’erano nel 2012, continuo a credere che in quel momento fosse la scelta migliore”.
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