Oggi al Complesso San Pietro si è tenuta una conferenza stampa di presentazione delle indagini acustiche subacquee che l’Associazione “Tempo Reale”, la Soprintendenza del Mare e la Fondazione “Honor Frost” che ha finanziato l’operazione, hanno effettuato lungo i versanti laterali della strada punica che collega l’isola di Mozia alla terra ferma e lungo tutto il suo perimetro. Sono stati indagati anche il canale di uscita direzione sud e una parte della bocca Nord-est dell’isola Lunga. Alla conferenza erano presenti l’assessore al Turismo Patrizia Montalto, Danilo Gianformaggio di “Tempo Reale”, l’architetto Stefano Zangara, il colonnello Santarelli del comando della Guardia di Finanza – Servizio Navale Sicilia, ed il comandante della Guardia Costiera di Marsala, Raffaele Giardina. La Montalto ha definito le ricerche effettuate nel mare dello Stagnone “… di rilevante interesse sia scientifico che naturalistico”. Secondo Zangara, “…per le indagini è stato utilizzato un sistema ecografico tramite un’ecosonda per ricerche in acque poco profonde. Lo strumento ci ha consentito di analizzare gli strati sedimentali delle acque”. Gli obiettivi dell’indagine strumentale sono quelli di identificare la strada punica che collega San Teodoro con l’Isola Lunga, verificare moli e banchine di porta sud e ovest; identificare eventuali relitti navali. Quello che è stato fatto nel mare dello Stagnone per la prima volta è molto innovativo e lo si è potuto fare grazie al supporto della Guardia di Finanza, Reparto Operativo Navale e Nucleo sommozzatori. Questo è solo un primo step delle operazioni, che hanno ricevuto il patrocinio del comune di Marsala, della Fondazione Whitaker e dell’Università di Malta. Le ricerche sono state effettuate dalla ditta Pharos s.a.s. di Alberto Lezziero.
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