Sono 28 i consulenti del Lavoro iscritti all’Ordine di Trapani, che hanno manifestato la loro disponibilità ad assistere gratuitamente le imprese interessate nella fase di preparazione alla presentazione della istanza di finanziamento presso il Ministero dello Sviluppo Economico. L’elenco dei professionisti sarà pubblicato sul sito del Consiglio Nazionale e Provinciale www.consulentidellavoro.tp.it. Si tratta di 40 milioni di euro per il 2015 – 30 messi a disposizione dal Mise e 10 dal Movimento 5 Stelle – a favore di soggetti che non hanno tutte le garanzie per ottenere un prestito bancario: persone singole, società di persone, Srl semplificate, associazioni, cooperative per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di Microimpresa, società tra professionisti. Grazie all’intervento dello Stato questi soggetti, senza nessuna garanzia reale, potranno chiedere prestiti fino ad un massimo di 35 mila euro e restituirli in 7/10 anni. Un nuovo strumento per le Pmi che potrà essere utilizzato con l’ausilio dei Consulenti del lavoro, i quali hanno avviato una campagna informativa dal titolo “Il Microcredito passa dai Consulenti del lavoro”. L’iniziativa è stata presentata lo scorso 4 marzo alla Camera dei Deputati alla presenza della Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, e del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. “In provincia di Trapani – dichiara il Presidente dell’Ordine Provinciale, Leonardo Giacalone – assistiamo la maggior parte delle piccole e medie e imprese e gestiamo migliaia di rapporti di lavoro; gli studi dei nostri iscritti rappresentano un presidio funzionale al buon andamento della pubblica amministrazione. Con l’avvio del Fondo i cittadini anche nella nostra Provincia, potranno avere dai consulenti del lavoro tutte le informazioni necessarie per la compilazione della domanda. Ci sono 30 giorni di tempo per verificare, con il nostro aiuto, i requisiti necessari per effettuare la richiesta di finanziamento e per preparare la documentazione da presentare agli istituti di credito”.
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