Raccontiamo in cronaca le vicende che riguardano un’ inchiesta pubblicata sul settimanale “Panorama” che riguarda un presunto buco milionario nel bilancio della Curia di Mazara del Vallo. Non abbiamo letto le carte ( e in ogni caso non ci avremmo capito nulla), ma dal contenuto dell’inchiesta a firma Ignazio Ingrao emergono anche delle responsabilità del vescovo Domenico Mogavero. Ci auguriamo (scusate noi non siamo mai definitivi, ma in questo caso siamo certi) che il capo della chiesa del nostro territorio sia estraneo ad ogni forma di coinvolgimento in prima persona. Forse non ha ben controllato, probabilmente si è fidato di collaboratori sbagliati e siamo convinti che nell’incontro con Papa Francesco abbia spiegato tutto. Abbiamo conosciuto il vescovo in questi anni durante incontri ufficiali e ci siamo soffermati poi, del resto Mogavero ama parlare con tutti, in maniera informale a discutere su temi vari. Così a naso ci ha fatto subito simpatia. Ma ciò chiaramente non conta. Contano invece le posizioni pubbliche che ha preso su temi per così dire di natura non certamente mistica legata al suo ruolo. Ricordiamo che Mogavero esercita il suo ministero nella zona dove è altissimo il fenomeno mafioso e dove, se gli inquirenti non si sono sbagliati, vive ed opera uno dei più importanti latitanti di mafia: Matteo Messina Denaro. Eppure il vescovo non si è mai risparmiato nell’attaccare Cosa Nostra. Come poi dimenticare le sue prese di posizione a sostegno dei migranti. Ci colpì molto il suo tentativo di farsi ricevere dal dittatore Gheddafi durante una sua visita. Mentre alti esponenti dello Stato gli baciavano le mani, Mogavero avrebbe voluto denunciargli di persona l’atteggiamento del suo governo nei confronti dei poveri disperati che dalla Libia raggiungevano il nostro Paese. Durante le ultime settimane era circolata voce che Mogavero potesse assumere l’incarico di vescovo di Palermo. Eccellenza, noi siamo convinti che spesso la Chiesa cattolica c’entri poco con quell’uomo che ramingo predicava nei deserti della Palestina 2000anni fa. Vuoi vedere che nell’imminenza del nuovo incarico le hanno somministrato la classica polpetta avvelenata?
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