Centri di riabilitazione, scrive Francesco Lo Trovato: "Abbiamo sempre agito con onestà"

redazione

Centri di riabilitazione, scrive Francesco Lo Trovato: "Abbiamo sempre agito con onestà"

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venerdì 02 Agosto 2019 - 14:35

Nei giorni scorsi abbiamo scritto del sequestro eseguito dalla Guardia di Finanza di Catania, su disposizioni della Procura Etnea, nei confronti di Sergio e Francesco Lo Trovato, amministratori del Consorzio siciliano di riabilitazione, che gestisce 19 centri in tutta la Sicilia. Dopo la replica già inviata alla stampa dal presidente del Cda Sergio Lo Trovato, riceviamo e pubblichiamo anche una seconda nota, inviata dal direttore generale Francesco Lo Trovato.

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La stampa ha inteso informare la cittadinanza senza tener conto delle offese fatte a chi, da oltre cinquant’anni, ha lavorato per liberare le persone disabili dal ghetto in cui la società le voleva emarginare.
Si è voluto creare uno scandalo non tenendo conto che alla famiglia Lo Trovato non può addebitarsi alcuna colpa, perché il suo operato in favore delle persone disabili poggia su principi di assoluta onestà difficili da trovare in Italia in qualunque settore. Onestà che deriva dall’educazione che è stata impartita all’Ing. Francesco Lo Trovato da suo padre, dai cinque anni in seminario presso i Cappuccini e dagli insegnamenti ricevuti stando accanto ai ragazzi disabili e alle loro famiglie, che grazie a Dio hanno trovato risposte alle proprie difficoltà nei nostri Centri di riabilitazione, voluti dalla Regione Siciliana.
In oltre cinquant’anni di attività, la condotta morale e l’organizzazione dei nostri centri deriva dall’impegno di illustri professionisti catanesi e non solo di Lo Trovato, che agendo nel rispetto della legislazione italiana hanno potuto realizzare quel patrimonio per la Sicilia e per i siciliani che oggi è il Consorzio Siciliano di Riabilitazione.
Chi ha voluto generare quest’offesa verso me e verso la mia famiglia, perché non ha il coraggio di dire che decine di Commissioni Tributarie (da ultimo fino al 2015) hanno sempre affermato che il C.S.R.  è un ente non commerciale? Ci sarà un motivo per cui ancora oggi non esiste una legge specifica che stabilisca che strutture come il C.S.R. siano “attività commerciali”! E se così fosse stato, il C.S.R. avrebbe eseguito la denuncia di redditi e pagato le tasse conseguenti.
Perché insieme a tanto clamore non si è voluto con onestà informare la cittadinanza che il C.S.R. da cinquantadue anni paga sempre e puntualmente gli stipendi e gli oneri sociali?
Perché insieme a tanto clamore non si fanno sapere i risultati di trent’anni di contenziosi con l’amministrazione finanziaria, conclusisi sempre a favore del C.S.R.?
Noi proponiamo agli organi di controllo e ai cittadini tutti di venire a visitare i nostri 19 centri di riabilitazione, il nostro villaggio turistico Kikki Village, creato per soddisfare in pieno le esigenze dei disabili tutti, per constatare la gioia dei nostri Assistiti, i sorrisi dei genitori per quello che trovano per i loro figli, lungi dai pettegolezzi e dagli scandali.
Per i più curiosi diciamo che tutte le aziende volute, condotte o sostenute dall’Ing. Francesco Lo Trovato, hanno sempre pagato le tasse, perché pagare le tasse è un dovere morale. Senso del dovere che non alberga in chi gestisce tante strutture di questa delittuosa Nazione Italiana.
Noi continueremo orgogliosamente a comportarci come ci siamo sempre comportati in attesa degli eventuali nuovi orientamenti della Legge sugli ETS (Enti del Terzo Settore).
Ad oggi il Consorzio Siciliano di Riabilitazione è un Ente senza fine di lucro e non commerciale, quindi esentato per legge dal pagare le imposte. E pertanto tutti gli avanzi di gestione, così come previsto dalla legge 460/97, vanno utilizzati per creare sviluppo della struttura stessa. E noi gli avanzi di gestione non li abbiamo forse utilizzati per costruire circa 20 strutture nuove, compreso il Kikki Village, che svolge una funzione di prestigio per l’attività di integrazione dei disabili, a disposizione di tutta l’Europa?
Le notizie diffuse dagli organi di stampa in questi giorni non chiariscono che gli oltre 3 milioni di euro “scoperti” dalla Guardia di Finanza si trovavano su conti correnti intestati al C.S.R. e mai ai Lo Trovato. È stato un gesto vergognoso invece che, sia pure per un breve tempo, siano stati “congelati” anche i conti correnti intestati ai Lo Trovato, alle loro mogli, alle loro aziende, salvo poi dopo poche ore revocare questo provvedimento su conti che non hanno alcuna correlazione con le risorse del C.S.R.
Truffe, raggiri, evasioni sono atteggiamenti che non ci competono per l’educazione radicata e concretizzata in tutti gli appartenenti alla famiglia Lo Trovato, per come detto all’inizio di questa comunicazione.
Nessuno si assuma la responsabilità di distruggere una struttura che come altre esistenti in Italia svolge un servizio a favore della società, per l’onore ed il vanto che possono proclamare tutti i cittadini onesti di questa Nazione.
Aspettiamo serenamente il giudizio della magistratura, che in questi ultimi 30 anni, ha approvato il nostro modo di operare.
Anche la società onesta e attenta ha potuto plaudire la realizzazione dei Centri Csr e la qualità dei servizi erogati, così come da me voluto e realizzato da genitore, rispondendo ai bisogni delle persone disabili, delle loro famiglie, nello spirito sano di una Nazione che è conosciuta nel mondo per la qualità delle sue opere d’arte e per l’attività di tanti uomini famosi. Io non sono fra questi.

Ing. Francesco Lo Trovato

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