Una storia quasi solo d’amore di Paolo Di Paolo

redazione

Una storia quasi solo d’amore di Paolo Di Paolo

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martedì 16 Agosto 2016 - 12:12

L’estate di quest’anno parafrasando il titolo del libro che ho appena finito di leggere potremmo intitolarla “un’estate quasi solo di mare” per intendere che il cattivo tempo seppur lieve che l’ha contraddistinta ci ha permesso di fare altre cose durante le nostre ferie, oltre che starcene ad arrostire sotto il sole cocente come le lucertole sui muciari di pietra. Così anziché intraprendere una battuta di pesca subacquea, impossibile a farsi causa l’ennesima matticata di ponente, ho deciso di leggere questo libro che racconta la storia d’amore nei termini minimalisti della contemporanea letteratura di tutte le latitudini. Non c’è solo amore come il titolo vuol fare intenderci, ma anche il teatro, la politica, la religione, gli scontri generazionali, la difficoltà di comunicare in genere e la naturale voglia di intraprendere percorsi letterari ispirati alla poesia: le diverse parti del romanzo sono intervallate da versi di poesia. Il giovane protagonista dell’opera è un attore regista che vive a Londra dove si è recato per cercar fortuna senza esiti positivi: vive infatti nella grande metropoli sbarcando il lunario attraverso innumerevoli lavori precari che niente hanno a che fare con le sue aspettative per il futuro. Viene, però, grazie alle insistenze della madre, richiamato a Roma dove riceve dalla sua ex insegnante di teatro l’incarico di condurre un corso di drammaturgia per pensionati. Qui incontra la giovane Teresa, nipote della sua mentore. Il resto lo si può immaginare. Debbo dire ad onor del vero che la mia coscienza di lettore è molto critica, mi sarei, infatti, aspettato da questo giovane scrittore romano che nel suo primo romanzo  intitolato “Dove eravate tutti” si era mostrato una vera e propria rivelazione, qualcosa di più. È come se la sua scrittura fosse tornata normale, un registro da romanziere, di medio scrittore di successo quando la chiave di narrazione utilizzata in precedenza era risultata sorprendente innovativa dissetante come un bicchier d’acqua nella calura estiva che ti sembra una bevanda mai assaggiata. Se una storia d’amore tra giovani adulti o quasi solo d’amore deve essere, preferisco farmela raccontare da Fabio Volo, tuttavia alcune pagine di questo piacevole romanzo pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli meritano di essere lette perché pregne di teatro, di poesia che sono le passioni che non dovremmo mai escludere dalla nostra esistenza!

Vincenzo Piccione

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