Tra le due norme impugnate dal Governo nazionale relative all’ultima Finanziaria siciliana, c’è anche quella che ‘colpisce’ l’aeroporto di Birgi, ovvero la mancata ricapitalizzazione dell’Airgest, società che gestisce a terra lo scalo trapanese, per un ammontare di oltre 4 milioni di euro. Come si ricorderà, il “Vincenzo Florio” è al 99% di proprietà della Regione e il Governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni contesta la ricapitalizzazione perchè potrebbe configurarsi come aiuto di Stato. Nubi fitte si stanno quindi prefigurando sul futuro dell’Airgest e quindi dello scalo aeroportuale. Se le perplessità sollevate dal Governo e in modo particolare dal Ministero delle Finanze dovessero essere confermate come legittime, si vedrebbero andare in fumo milioni di euro di finanziamenti regionali.
“E non solo – interviene il deputato trapanese del PD Dario Safina – questi finanziamenti, che sono soldi dei contribuenti andrebbero ad intaccare le casse degli enti locali della Provincia. C’è di più, se questa nefasta profezia dovesse tramutarsi in realtà, il ‘Vincenzo Florio’ sarebbe alla mercé delle più becere speculazioni e rischierebbe di essere svenduto al migliore offerente. Un piano industriale serio ed equilibrato per garantire un’adeguata operatività dello scalo trapanese con almeno 2 milioni di passeggeri l’anno, così da snellire il traffico sul Falcone Borsellino, per poi presentare il pacchetto così strutturato al tavolo della privatizzazione, solo così si possono avere i margini per una trattativa economica conveniente e recuperare almeno in parte i milioni di euro in soldi pubblici investiti finora”.
Nei giorni scorsi l’imprenditore romano Valerio Antonini, proprietario del Trapani Calcio e della Shark Basket, intervenendo in un’intervista televisiva presso un’emittente anch’essa di sua proprietà, si era detto disponibile all’acquisto di quote di Airgest, suscitando un dibattito anche polemico con l’attuale Presidente della stessa società Salvatore Ombra e alimentando un dibattito anche tra le forze politiche tanto che il sindaco del capoluogo di Provincia, Giacomo Tranchida, ha richiesto la convocazione di un Tavolo Interistituzionale tra le parti, i privati e i soggetti interessati, per cercare di affrontare e risolvere al meglio la “Questione Birgi”. Adesso al tutto si aggiunge la posizione del Governo Meloni dove è presente nella qualità di Ministro per il Sud, l’ex governatore siciliano Nello Musumeci che in passato più volte aveva esternato posizioni e sentimenti di vicinanza nei confronti di quello che è il terzo scalo aeroportuale della Sicilia.
Tra le norme di spesa dello scorso “Collegato” però, attualmente al vaglio del Mef, pare che figuri anche quella che aveva destinato 4,2 milioni per l’aumento di capitale di Airgest. “A Roma abbiamo già avviato la trattativa con viale XX Settembre, al fine di chiarire la natura dello stanziamento della Regione e confermarlo. Non siamo infatti nel campo degli aiuti di Stato o del ripiano di perdite. La norma su Birgi, da noi messa a punto e votata dall’Ars, definisce invece un investimento della Regione su Airgest con l’obiettivo di adeguare e rafforzare la società, ben guidata dal presidente Salvatore Ombra, rispetto all’aumento dei passeggeri registrato nel 2023“. Lo dice l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, replicando alla deputata M5s Cristina Ciminnisi a proposito dell’aumento di capitale stabilito dalla Regione in favore di Airgest, società di gestione dell’Aeroporto di Trapani-Birgi. La Ciminnisi ha fatto sapere che “… è da più di un anno che chiedo che si faccia chiarezza sulla strategia di gestione sullo scalo di Birgi e sugli scali aeroportuali siciliani più in generale. Ed ho chiesto che lo si faccia in sede parlamentare e non nel chiuso di uffici e segreterie”. Già il 3 gennaio dello scorso anno, la deputata misilese aveva depositato una richiesta di audizione presso la II Commissione e la IV Commissione e ad oggi è rimasta inspiegabilmente inevasa.
Il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, ringrazia il presidente della Regione Siciliana e l’assessore all’Economia per il sostegno al Vincenzo Florio. “Siamo consapevoli che la Regione Siciliana è il vento sotto le ali del Vincenzo Florio”. È il commento del vertice della società di gestione dello scalo trapanese alla notizia della decisa difesa del governo regionale del finanziamento destinato, in finanziaria, all’aeroporto di Trapani Birgi, sotto la lente di osservazione del Mef.
“Sono testimone dal primo istante di quanto il governo regionale del presidente Renato Schifani sia fortemente vicino alle dinamiche dello scalo, nell’esclusivo interesse del territorio e della sua cittadinanza – sottolinea Ombra – e le parole dell’assessore all’economia Marco Falcone, confermano la volontà di investire anche in futuro per il consolidamento dell’aeroporto, oggi finalmente in utile di bilancio, a vantaggio di quanti da sempre guardano allo stesso come strumento di mobilità e sostentamento. Per questo desideriamo ringraziarli pubblicamente”.