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Marsala “La Città che Vorrei”, il cittadino si fa protagonista di progetti e soluzioni

Se si vuole arrestare il declino della nostra amata Città, dove sembrano mancare una programmazione e un piano di sviluppo del territorio, dove servizi e infrastrutture mostrano evidenti lacune, dove molte iniziative seguono il principio dell’”usa e getta”, bisogna aver chiaro che la collaborazione sociale e l’attivismo civico rappresentano l’unica via per il cambiamento.

Qualche settimana fa è nato con questo intento “Marsala – La Città che vorrei”, che non è solo un gruppo Facebook – piazza ideale per abbracciare un pubblico più vasto – ma è anche uno spazio per confrontarsi sul decoro e sulla rigenerazione urbana, per parlare di aree ecologiche e più inclusive, di servizi smart al cittadino, valorizzazione del patrimonio storico e culturale e delle eccellenze del territorio, senza trascurare l’innovazione.

Come ci spiega il portavoce Giovanni Di Girolamo, “… come primo passo bisogna aprire una riflessione e un dibattito sulla città attuale e su quella che, invece, dovrebbe essere. Il cittadino ha il diritto di interrogare l’Amministrazione comunale, chiedendo che si avvicini ai bisogni della Città e provveda tempestivamente a risolvere le criticità, cercando di evitare errori che producano effetti negativi nel tempo; ad esempio, il gruppo ha introdotto il format ‘Scrivo al Sindaco’ con cui ogni membro del gruppo può immaginare o realmente rivolgersi al primo cittadino”.

Quindi non solo un’Amministrazione che convochi i cittadini o i commercianti della Città per le informazioni, ma anche per collaborare con loro ognuno per le proprie competenze. Perchè Marsala è una città-territorio che vede tanti professionisti rimanere ma anche tanti altri andare via e che potrebbero dare un forte contributo alla propria terra natia.

Il cittadino deve guardare a sé stesso, allo spirito di collaborazione che sembra mancare a questa Città – continua Di Girolamo -, ove molti si lamentano ma alla fine sono soddisfatti di curare il proprio orticello, ove mancano idee innovative e concrete, ove con facilità si sminuiscono le idee dell’altro o al massimo si tenta di replicarle. La domanda è: a Istituzioni e cittadini interessa veramente lo stato in cui versa la Città? Ai cittadini interessa informare e informarsi? Se si vuole una Città migliore, urge un cambio di mentalità e di prospettiva. Serve una rivoluzione culturale, ove ogni cittadino esca dall’individualismo, lasci perdere la divisa di appartenenza e comprenda che solo con la collaborazione e con la condivisione di idee e soluzioni si può iniziare un processo di crescita che, altrimenti, non avverrà mai. Il Network “Marsala – La Città che Vorrei” – dice ancora l’ingegnere marsalese – crede in una visione nuova, un approccio di collaborazione, analisi e co-design, che altrove è realtà, supportando l’informazione e la diffusione di buone pratiche anche in materia ambientale o di abitudini di vita quotidiana”.

Alcuni esempi? Intavolare un discorso fattivo sull’inefficienza del servizio pubblico di illuminazione che negli ultimi mesi sta lasciando al buio diverse strade comunali e provinciali, o sui lavori interni al Teatro Comunale “Eliodoro Sollima”, o relativamente all’erosione costiera lungo la SP 84, la cosiddetta Strada dei Lidi, per non parlare dei progetti che vogliono sempre più una Marsala sostenibile con le piste ciclopedonali che, di contro, stanno restringendo di molto la carreggiata con notevoli problematiche per la viabilità urbana.

Qualsiasi cittadino, attualmente senza colore politico, ma mosso dall’affetto per la propria città, può iscriversi al gruppo e collaborare con idee in base alla propria professionalità, iscrivendosi al gruppo Facebook “Marsala – La Città che vorrei” (o alla pagina Fb).

redazione

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