Morte Antonino Marino, i sindacati: “Indagini chiariscano l’incidente”

redazione

Morte Antonino Marino, i sindacati: “Indagini chiariscano l’incidente”

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venerdì 12 Ottobre 2018 - 17:45

“Siamo vicini alla famiglia e ai colleghi di Antonino Marino l’ingegnere dipendente di Rfi morto ieri a causa della caduta da un ponticello che sovrasta la linea ferrata all’altezza di Alcamo diramazione. Auspichiamo che le indagini chiariscano le cause dell’incidente”. Ad affermarlo sono Leonardo La Piana segretario Cisl Palermo Trapani e Mimmo Perrone segretario Fit Cisl Ferrovie, in merito all’ingegnere marsalese morto tragicamente mentre stava compiendo il suo lavoro. “Il tema della sicurezza è al centro del nostro impegno e deve essere prioritario in tutti i luoghi di lavoro, per tutte le aziende, e le istituzioni competenti, per far sì che non si debbano mai più ripetere questi episodi. Siamo certi che anche in questo caso verrà accertata la responsabilità”.

“Non possiamo restare testimoni di quanto accaduto, l’ennesima morte bianca, un lavoratore che perde la vita nello svolgimento del proprio lavoro. A 66 anni non si possono continuare a far eseguire certe attività”, cosi invece si esprimono i sindacati regionali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, SLM Fast e Ugl Trasporti. “Ribadiamo a tutti i livelli istituzionali che occorre mettere il tema della sicurezza sul lavoro al centro dell’agenda politica del nostro Paese. Le segreterie regionali esprimono profondo cordoglio alla famiglia e vicinanza ai colleghi”, affermano. Nino, come lo chiamavano tutti, lascia una moglie, due figlie e alcuni nipoti. Nino Marino faceva parte del gruppo folkloristico dei Burgisi di Marsala. In queste ore sono tanti i messaggi di cordoglio dei tanti che lo hanno conosciuto e stimato come persona e professionista.

“L’Ugl esprime cordoglio e la propria vicinanza ai familiari di Antonio Marino. Una settimana da bollino nero per il numero di morti bianche in tutta Italia, risultato di un lungo periodo in cui ha prevalso il precariato e una scarsa cultura della sicurezza nelle aziende.” – Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla morte dell’ingegnere, originario di Alcamo, deceduto, per cause ancora da accertare, dopo essere caduto da un ponte che sovrasta la linea ferroviaria di Alcamo diramazione Trapani – “Il numero degli incidenti continua a crescere, pertanto, urgono interventi pubblici in grado di trasformare le aziende in luoghi in cui predomini un concetto di lavoro sicuro. Prossimo passo dovranno essere incentivi del Governo a favore della formazione e di maggiori controlli all’interno delle imprese.  L’Ugl continuerà a battersi lungo la Penisola con il format ‘Lavorare per Vivere’ che vuole educare i cittadini e sensibilizzare le Istituzioni sul tema.”

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