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Sud Chiama Nord fa l’elenco delle cose che a Marsala non funzionano: “Grillo consideri le sue dimissioni”

Il comitato Sud Chiama Nord di Marsala ha espresso la sua posizione in merito ai recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolti alcuni consiglieri comunali, tre di questi sospesi dal ruolo e uno oggetto di sequestro. Il presidente del comitato, Ignazio Genna, fa sapere che il movimento sottolinea l’importanza di rispettare il principio della presunzione di innocenza fino a quando non vi sia una sentenza definitiva, così come dichiarato giorni fa dal sindaco Massimo Grillo.

“Siamo fiduciosi che i consiglieri comunali di Marsala, attualmente sospesi, dimostreranno la loro estraneità ai fatti contestati e possano tornare a svolgere il loro incarico – ha dichiarato Genna -. Nel frattempo, ci auguriamo che vengano reintegrati nel loro ruolo pubblico“. Tuttavia, il comitato si mostra critico nei confronti dell’Amministrazione comunale: “Se i consiglieri non riusciranno a dimostrare la loro innocenza, il sindaco dovrà trarne le dovute conclusioni politiche e considerare seriamente l’ipotesi di dimettersi“, ha proseguito Genna che ha poi ricordato che i gruppi politici coinvolti nell’inchiesta sono stati determinanti per l’elezione del sindaco Massimo Grillo nel 2020, e che sarebbe “… eticamente scorretto beneficiare dei loro voti durante le elezioni e poi scaricarli con il mutare delle circostanze“.

La richiesta di dimissioni non si limita però ai fatti di cronaca, ma è anche una risposta, per Sud Chiama Nord, a quello che secondo il movimento è il “modus operandi inaccettabile” da parte dell’Amministrazione Grillo: “Un esempio lampante è il rifacimento del lungomare Boeo, un progetto di fondamentale importanza che rischia di essere compromesso“. Il comitato ha anche sollevato preoccupazioni in merito alla gestione della scuola pubblica e del servizio mensa. In particolare, ha evidenziato come la mancata applicazione di una norma di legge avrebbe potuto prorogare il servizio mensa, che è invece sospeso nonostante i fondi fossero già stati stanziati dal comune. “La situazione di Marsala-Schola sarà oggetto di una nota che invieremo alla Procura della Corte dei Conti, chiedendo un risarcimento per interruzione di pubblico servizio“, ha aggiunto Genna. Non sono mancate critiche anche verso lo stato degli impianti sportivi: “Gli impianti sportivi versano in uno stato di abbandono. È una vergogna che, nonostante i lavori dichiarati conclusi, il Palasport non sia ancora adeguato. Da quattro anni sentiamo dire che tutto è stato sistemato, ma la realtà è ben diversa“. Il riferimento è alle infiltrazioni dovute alla pioggia battente di sabato che ha fatto rinviare una gara della Pallamano Marsala.

Infine, Sud Chiama Nord ha espresso preoccupazione per il ritardo nell’utilizzo dei fondi del PNRR: “Il 2026 si avvicina e molte opere devono ancora essere avviate, altro che collaudate, ci vuole maggiore efficienza nella gestione dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. L’appello del comitato si fa sempre più pressante e la città di Marsala attende risposte concrete dall’attualr Amministrazione comunale.

redazione

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