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Favignana, non passa in Consiglio la mozione di sfiducia. Forgione: “Una delle pagine più vergognose della storia delle Egadi”

Dopo una seduta fiume, segnata da momenti molto turbolenti, il Consiglio comunale di Favignana ha votato la mozione di sfiducia al sindaco Francesco Forgione. Sono stati 7 i voti favorevoli alla mozione, uno in meno rispetto al quorum richiesto, che avrebbe determinato la decadenza dell’amministrazione comunale e della stessa assise civica. A votare no alla mozione è stato il gruppo Vivere le Egadi (Aloia, Salerno, Bevilacqua, Giangrasso), mentre si sono espressi favorevolmente all’atto i consiglieri Lo Iacono, Sammartano, Serra, Ernandez, Armetta, Bannino e Sinagra. Risultava assente alla votazione il consigliere Galuppo.

Di seguito la nota diffusa dal sindaco Forgione a commento dell’esito del dibattito consiliare: “Ieri si è conclusa una delle pagine più vergognose della storia politica e istituzionale delle Egadi, che ha paralizzato per mesi l’attività del Consiglio comunale. La mozione di sfiducia, presentata nei confronti del sottoscritto, non ha ottenuto la maggioranza necessaria ed è stata bocciata. Per raggiungere questo obiettivo i consiglieri firmatari hanno tentato di far decadere, pretestuosamente, la collega Giuseppina Salerno, contraria alla mozione. Provvedimento che è stato bocciato dal Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo con ben due decisioni. Nonostante mancassero i numeri per l’approvazione e l’esito della votazione fosse ampiamente prevedibile, i firmatari della mozione hanno scelto ugualmente di discuterla in aula utilizzando la mozione come strumento di propaganda, aizzando all’odio e agli insulti, purtroppo, non frenati dalla presidente del Consiglio Emanuela Serra che non garantisce più la neutralità e l’imparzialità istituzionale della sua funzione. A ciò si aggiunge l’ulteriore indignazione per il degrado e la deriva dei toni e dei linguaggi utilizzati nella seduta di ieri. Quando il portavoce del sindaco e un consigliere comunale sono stati insultati con commenti omofobi, senza che la presidente abbia sentito il bisogno di esprimere solidarietà e vicinanza al collega Giangrasso, vuol dire che sono saltate tutte le regole del rispetto civico istituzionale. Lascia l’amaro in bocca vedere le Istituzioni ridotte a tale stato di degrado e non più luogo di confronto sereno e politico. Da parte nostra continueremo ad andare avanti. È in gioco il futuro delle Egadi, con gli investimenti già in corso di realizzazione e gli altri in arrivo. È questa la nostra responsabilità: affrontare la stagione estiva, rendere accoglienti le nostre isole, garantire servizi essenziali per i cittadini, i visitatori e gli operatori economici e assicurare certezza di futuro, trasparenza e legalità”.

redazione

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Tags: Francesco Forgione