Categorie: AmbienteAperturaFotonotiziaMarsala

Marsala: Parco della Salinella tra erbacce e rifiuti, ma quanti progetti potrebbe ospitare?

Si torna a parlare, con una certa periodicità, del Parco della Salinella che potrebbe diventare, se curato, uno dei polmoni verdi più grandi della città. Un’area come quella del litorale marsalese, che attraversa tutto il quartiere Sappusi, al centro-nord verrebbe sfruttata per grossi eventi. Come l’Arena Campovolo o la Visarno Arena, per intenderci. Roba da ospitare un Jova Beach Party. Ma il Parco della Salinella – non di meno Villa Genna, sempre poco sfruttata – si ritrova piena di erbacce, di rifiuti sparsi qua e là e che via via vengono raccolti ma che inevitabilmente ritornano a sporcare il Parco. C’è anche un cartello che segnala la video-sorveglianza, ma sembra in disuso da molto. Al Parco della Salinella, che ha una valenza storica per la città e nei cui fondali tuttora si ritrovano anfore antiche, datate presumibilmente intorno al 1500 quando gli spagnoli dominatori trasferirono lì il Porto di Lilibeo.

Si potrebbero fare tantissime cose in quella zona. Affidare aree del Parco ad associazioni o aziende al fine di curarle, creare punti ristoro, organizzare grandi eventi musicali, giochi tematici ed inclusivi, iniziative sportive. Fare in modo che non tutto il Parco sia sulle spalle dell’Amministrazione comunale e dei pochi mezzi che ha per una superficie così vasta, di modo che più soggetti – tra pubblico e privato – abbiano riguardo per l’ampio spazio di verde pubblico.

redazione

Visualizza commenti

  • Ho paura che grandi eventi, come concerti e spettacoli all'aperto, possano incidere negativamente sull'attività riproduttiva dell'avifauna presente nella vicina Punta d'Alga: su questa striscia di terra difatti nidificano 4 specie di uccelli inserite nell'allegato I della direttiva 2009/147/CE, ovvero la Sterna comune 𝘚𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢 𝘩𝘪𝘳𝘶𝘯𝘥𝘰 (questo è l'unico punto in tutta la Sicilia occidentale in cui questa specie nidifica ancora oggi, e uno dei tre soli punti in tutta la nostra Regione), il Fratino 𝘊𝘩𝘢𝘳𝘢𝘥𝘳𝘪𝘶𝘴 𝘢𝘭𝘦𝘹𝘢𝘯𝘥𝘳𝘪𝘯𝘶𝘴 (un piccolo limicolo considerato, a livello italiano, "In Pericolo" dall'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), il Fraticello 𝘚𝘵𝘦𝘳𝘯𝘶𝘭𝘢 𝘢𝘭𝘣𝘪𝘧𝘳𝘰𝘯𝘴 (specie considerata, a livello italiano, "Quasi Minacciata" dall'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) e il Cavaliere d'Italia 𝘏𝘪𝘮𝘢𝘯𝘵𝘰𝘱𝘶𝘴 𝘩𝘪𝘮𝘢𝘯𝘵𝘰𝘱𝘶𝘴 (senza considerare tutte le altre specie che scelgono questo posto per riposarsi durante la migrazione o per passarvi l'inverno), ed eventuali manifestazioni rumorose ripetute nel tempo potrebbero stressare questi animali a tal punto da farli abbandonare questo importante sito. Inoltre il Parco della Salinella è già un "polmone verde", dato che la vegetazione cresce senza essere controllata: sfalci continui renderebbero l'area più gradevole alla vista per molti, ma allo stesso tempo limiterebbero l'efficacia dell'azione di assorbimento dell'anidride carbonica e di emissione di ossigeno da parte delle piante del parco, e ridurrebbero la biodiversità animale e vegetale della zona; una soluzione a metà strada sarebbe quella di non falciare alcuni punti (perlomeno non di continuo), come viene già fatto in altre aree verdi d'Italia e di altri Stati

Condividi