Fu ideato per essere fonte di orgoglio, per ricordare quell’impresa eroica che 164 anni fa vide mille volontari guidati da Giuseppe Garibaldi salpare da Quarto per sbarcare a Marsala con l’obiettivo di unificare politicamente l’Italia. Era l’11 maggio del 1860. L’anno successivo fu proclamato il Regno d’Italia. Ma oggi il simbolo di quella spedizione è diventato motivo di vergogna per i marsalesi. Nel 2016 finalmente l’inaugurazione in pompa magna dopo aver ‘aggiustato’ il progetto originario. Dopo qualche anno però, poco dopo il periodo del lockdown da Covid, il Monumento ai Mille viene chiuso per un cavillo burocratico con il Demanio Marittimo di cui si sa ancora poco ed oggetto di vandali.
Oggi la struttura è chiusa, sporca, piena di rifiuti perchè c’è chi entra e fai suoi porci comodi, le lampade sono rotte, i muri esterni di nuovo cadenti e pieni di scritte, alcune anche indecorose. Mediaset ha realizzato un servizio sul Monumento ‘della vergogna’ intervistando cittadini, lavoratori della zona, il consigliere comunale Flavio Coppola e il sindaco Massimo Grillo.
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L'ennesima vergogna di una "città" nel più profondo degrado in tanti campi, in un declino progressivo quasi inesorabile, nell'indifferenza (o peggio talora nella complicità) di tutti: cittadini e amministratori....