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Lavori alle ferrovie siciliane e trapanesi, ma per il Comitato Pendolari “I conti non tornano”

Come sappiamo già da un mese, la circolazione dei treni regionali per interventi di potenziamento all’infrastruttura sulla linea Palermo-Trapani, ha fermato tutte le tratte fino al prossimo 15 settembre. Sbarre aperte, quindi, ai passaggi a livello e, vista anche la situazione che spesso i conducenti vivono quando restano in attesa del convoglio, a volte anche per oltre 20 minuti, al momento i treni non mancano. I collegamenti di Trenitalia sono comunque garantiti con corse bus fra Trapani e Piraineto. In pratica Ferrovie Italiane effettuerà diversi interventi tra cui il ripristino e l’elettrificazione della linea Palermo-Trapani via Milo, l’installazione della tecnologia ERTMS sulla Alcamo-Castelvetrano-Trapani, la realizzazione del sottopasso di Marsala e sempre a Marsala sarà migliorata l’accessibilità alla Stazione grazie all’innalzamento del primo marciapiede, alla realizzazione del sottopasso pedonale e di un secondo marciapiede; alcuni passaggi a livello tra Trapani e Paceco verranno soppressi.

Giorni fa inoltre, tra RFI Spa e la Regione si è tenuta una conferenza stampa di presentazione del più grande Piano di investimenti in infrastrutture ferroviarie dell’isola, dove si sono annunciati investimenti per oltre 22 miliardi di euro, dei quali 17,6 già finanziati e da finanziare. Tra questi, la realizzazione della rete ferroviaria Messina-Palermo-Trapani pari a 2.787 miliardi di euro compreso il ben noto collegamento ferroviario con l’aeroporto di Birgi. Secondo il Comitato dei Pendolari però, facendo una somma degli investimenti in Sicilia, da Trapani a Messina, si arriva ad un totale complessivo pari a 15.503 miliardi di euro di investimenti finanziati: “I conti non tornano sui 17.6 miliardi già finanziati – affermano dal Comitato -. Chiediamo di conoscere nel dettaglio o meglio ancora in un cronoprogramma la differenza di circa 2 miliardi che mancano ai 17.6 miliardi finanziati. E se lo riterrà opportuno portare a conoscenza dei siciliani quali sono le opere previste per arrivare ai 22.100 miliardi”. 

redazione

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