Divieto di vendita/somministrazione di cibo e bevande in forma ambulante in alcune vie del centro storico al fine di rafforzare la sicurezza e la vivibilità a Marsala. Lo dispone la nuova ordinanza sindacale al fine di bilanciare gli interessi degli operatori commerciali e dei loro utenti, con l’interesse pubblico di salvaguardare il decoro e il prestigio monumentale cittadino. Il nuovo provvedimento rispecchia i risultati di un recente sondaggio sul tema del decoro urbano – proposto dall’Amministrazione comunale – e che ha visto la maggioranza dei cittadini sostenere la necessità di ulteriori restrizioni per garantire sicurezza.
Il sindaco Grillo afferma: “L’esigenza, avvertita dalla comunità, è quella di mettere sul campo interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado, sia dell’ambiente che del patrimonio artistico e architettonico. Assicurare la tranquillità e il riposo dei residenti è un dovere istituzionale, anche disciplinando – così come abbiamo fatto in più occasioni – orari di vendita e consumo di bevande alcoliche. È vero che la normativa in materia, di fatto, ha liberalizzato le modalità di svolgimento delle attività commerciali, ma è salvo il rispetto dei vincoli connessi al mantenimento dell’ordine sociale, alla tutela della salute e dei lavoratori, nonché dell’ambiente urbano e dei beni culturali. Faccio appello alla collaborazione di tutti per fare di Marsala una città sempre più sicura ed accogliente”.
I divieti e le limitazioni della nuova ordinanza:
Da quanto si evince in gran parte del centro storico non ci saranno più i noti “limoni” o “fragole” ambulanti, o i camioncini, come quelli sotto l’arco di Porta Garibaldi, per la vendita di alcolici principalmente. Ad eccezione però di alcune aree molto centrali come Piazza Loggia.
Su questo punto va detto, però, che la suddetta area, compresi i portici di Palazzo VII Aprile, sono zone di bivacco e uso, spesso, di stupefacenti.