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Prima del Ponte… strade, treni, navi!

“Sbagliato investire sul Ponte sullo Stretto”. E’ la premessa che ha spinto Legambiente ha pubblicare il report, dati alla mano, dal titolo Pendolaria”, ovvero un’analisi dettagliata sui servizi ferroviari regionali e sul trasporto pubblico. Negli ultimi anni, probabilmente complice l’aumento del prezzo del carburante, il numero di pendolari è salito ma i Governi, nazionale e regionale, nulla fa per stare al passo. Si è sempre parlato di un’Italia a due velocità, al Nord molto più prestante, al di là dei ritardi che spesso sono fonte di stress per i lavoratori del Settentrione, e di un Sud abbandonato a se stesso sul fronte dei trasporti, dei collegamenti e delle infrastrutture.

Nel Meridione e in Sicilia in particolare, i treni sono vecchi, hanno un’età media di 18 anni,  l’85% del totale delle linee ferroviarie sono a binario unico, mentre il 46,2% sono quelle elettrificate. Per non parlare delle linee soppresse come la Trapani via Milo chiusa dal 2013 per smottamenti del terreno. Negli ultimi anni si è fatto notare anche la durata di percorrenza da punta a punta della Sicilia: da Trapani a Ragusa infatti, Legambiente ha stimato 13 ore e 14 minuti percorsi ‘grazie’ a 4 treni regionali. Ecco che si chiede maggiore attenzione per i collegamenti via terra e via mare, anzichè puntare su un’opera come il Ponte sullo Stretto di Messina che oltre ad essere di dubbia realizzazione per motivi sismici è di eccessivo impatto ambientale e paesaggistico, così come gli eventuali parchi eolici in mare vicino le coste – come quelle marsalesi e mazaresi – che continuano ad attirare tante polemiche da parte di associazioni ambientaliste e politica locale. Per non parlare dei costi del Ponte, 11,63 miliardi suddivisi in 9 anni, cifra che ha provocato un incidente istituzionale tra Salvini e Schifani in quanto il Governo aveva tirato le cifre da stanziare addossando la parte mancante eccessivamete esosa alla Regione.

Il CdA della società Stretto di Messina Spa però non ha fermato l’iter ed ha anzi approvato la relazione di aggiornamento del progetto definitivo con circa 70 prescrizioni del Comitato scientifico; gli atti saranno poi trasmessi al Ministero dei Trasporti per la convocazione della Conferenza dei Servizi. Il progetto del Ponte va avanti e ci si chiede: per arrivare ad attraversarlo in auto o in Tir, quanto tempo ci vorrà da Trapani a Messina? Quante strade prive di illuminazione, carreggiate non asfaltate, passaggi a livelli, vie urbane, bisognerà attraversare? 

Claudia Marchetti

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