Grande partecipazione alla manifestazione organizzata da diverse sigle sindacali per portare avanti le istanze degli agricoltori (Confsal, FederAgri, CopAgri, FNA, Confagricoltura, Liberi Agricoltori). Dopo il sit-in di ieri, come annunciato i manifestanti hanno attraversato la città a bordo dei propri mezzi meccanici, partendo dalla zona Stadio per poi raggiungere il lungomare. Accompagnato dalla presenza della Polizia Municipale per regolare la viabilità urbana, il corteo ha voluto sensibilizzare la cittadinanza sulle motivazioni che sono alla base delle proteste degli agricoltori, che si trovano ad affrontare una situazione fortemente critica, tra l’aumento dei costi di produzione e gli effetti del cambiamento climatico. Una “combo” potenzialmente letale, che potrebbe determinare l’abbandono dei campi da parte di molti operatori, in un territorio che storicamente lega la propria economia al settore agricolo.
Giunti nella zona del lungomare, i manifestanti sono stati affiancati dai sindaci di Marsala e Petrosino (Massimo Grillo e Giacomo Anastasi), dai componenti delle Giunte e dei Consigli comunali, nonchè da altri rappresentanti politici del territorio, che hanno espresso parole di vicinanza e sostegno alla causa degli agricoltori. Scrive il primo cittadino marsalese: “Già a settembre con gli agricoltori, su iniziativa di tutti i sindaci della provincia, delle cantine e delle sigle sindacali avevamo manifestato il disagio di un settore fondamentale per l’economia del nostro territorio con un gesto senza precedenti fermando la vendemmia per un giorno. Oggi torniamo a fianco degli agricoltori in piazza e per le strade, uniti per fare sentire il grido di dolore di un comparto che rischia l’estinzione. Abbiamo condiviso un documento unitario per trovare soluzioni concrete da rivolgere ai governi regionale e nazionale, perché è ora di agire assicurando ristori direttamente agli agricoltori. Marsala è una città a vocazione agricola e non si arrende, siamo pronti a lottare e a superare insieme questa sfida. Oggi più che mai dal sostegno all’agricoltura dipende il futuro del nostro territorio”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi, che in mattinata aveva diffuso un comunicato congiunto assieme all’assessora all’agricoltura Caterina Marino.
Anche il gruppo “La città che vorrei” è intervenuto sulla mobilitazione degli agricoltori. “La politica locale ha il dovere di rappresentare le istanze degli agricoltori presso la Regione e il Governo nazionale, chiedendo con decisione aiuti concreti a sostegno della produzione locale. I produttori del settore agricolo e vitivinicolo vanno ascoltati e supportati concretamente. Riteniamo che particolare attenzione debba essere dedicata ai piccoli e medi coltivatori e produttori del territorio. Cosa bisogna fare, ad esempio? attuare tutte le misure ad incentivare la produzione di prodotti locali e la loro certificazione di qualità, partendo da vino ed olio; trovare soluzioni per ridurre le imposte sulle materie prime (carburanti, fertilizzanti, ecc); agevolare il recupero e la concessione dei terreni incolti e delle aree rurali, sia per produzioni tradizionali che per produzioni innovative ad elevato valore aggiunto; stabilire insieme ai piccoli e medi produttori un prezzo equo e ragionevole per i sottoprodotti e per i prodotti finiti (vino, olio, ecc), diminuendo la differenza che esiste con le altre Regioni; consentire ai produttori di raggiungere i canali di vendita per i loro prodotti, sia sui mercati locali che su quello globale; valorizzare e promuovere il prodotto agricolo locale con adeguate iniziative di carattere economico e sociale. Inseriremo questi e altri punti nei nostri documenti programmatici, con piena disponibilità a parlarne con gli operatori del settore agricolo e vitivinicolo”.