Categorie: AperturaPoliticaTrapani

Il sindaco di Trapani è bersaglio dei 5 Stelle su Mensa e urbanistica

Non c’è pace per il sindaco di Trapani. Dopo la vicenda a tratti surreale del riconoscimento a Capitale Italiana del Libro 2024 – vinta da una città calabrese il cui sindaco sapeva tutto in anticipo – Giacomo Tranchida è bersaglio continuo del Movimento 5 Stelle su vari fronti. Ultimi, quelli di mensa scolastica e urbanistica.

Per quanto riguarda il servizio di refezione scolastica, a parlare e ad attaccare il primo cittadino trapanese è la consigliera comunale Francesca Trapani del Movimento 5 Stelle. “Mai, da parte del sindaco Tranchida e dell’assessore ai servizi alla famiglia, Virzì, un’assunzione di responsabilità per l’assenza del bilancio di previsione, vera ragione per cui il servizio è fermo. Mai un accenno di scuse ai cittadini. Al contrario entrambi mostrano un’arrogante e sconfortante propensione a mentire e a spostare l’attenzione su questioni diverse. Grave, per esempio, che il sindaco consideri risolto il problema laddove dirigenti scolastici e famiglie hanno organizzato in autonomia il servizio. Il sindaco ha rilanciato la palla alle famiglie, come fossero queste a doversi assumere l’onere di trovare soluzioni per assicurare il servizio di mensa, con tutta la complessa e articolata organizzazione che deve rispondere a precise indicazioni nutrizionali e prescrizioni igienico-sanitarie”.

La Trapani affonda: “Grave che il sindaco “denunci” che ci sono famiglie che non pagavano il dovuto al Comune e che ora vengono invitate e mettere le mani in tasca. Se così fosse gli ricordiamo che è compito degli uffici chiedere l’osservanza delle regole e quindi il pagamento delle rette. Se non è stato fatto, nel recente passato, è l’ennesima dimostrazione di incapacità amministrativa ed inefficienza. Altrettanto grave la manifestata volontà di sostenere le famiglie che non ce la fanno economicamente a pagare il servizio anche con un non meglio precisato “intervento a titolo personale, anche in termini di donazione”. Signor sindaco, le famiglie non hanno bisogno di carità pelosa in assenza dell’intervento della mano pubblica. Le famiglie, quelle che hanno disponibilità economica, e quelle in difficoltà, hanno bisogno di un servizio pubblico efficiente assicurato dal Comune. Famiglie e bambini sono intrappolati in un limbo di inefficienza amministrativa, e la colpa è solo di questa amministrazione che in assenza del bilancio di previsione non riesce a garantire il servizio. L’amministrazione Tranchida continua a “fare teatro”, recitando a soggetto promesse che non mantiene, offrendo ai trapanesi una farsa quotidiana di incapacità e incompetenza che sta tristemente scivolando nel dramma. Oltre le vuote promesse i trapanesi hanno bisogno di sapere: ci dicano il sindaco e Tranchida e l’assessore Virzì quando e come intendono risolvere alla radice il problema, assicurando il servizio mensa e refezione scolastica”, dice infine la consigliera portavoce dei 5 Stelle nell’Assise Civica.

È inaccettabile il silenzio del sindaco che pure, dopo le alluvioni di settembre e ottobre del 2022, s’è speso in ogni sede lamentando il saccheggio della città da parte di chi aveva tombato il canale Scalabrino e che vedeva le aree residue tra via Virgilio, via Marsala e la dorsale ZIR, oggi a rischio edificazione, come fondamentali per il drenaggio delle acque piovane che si riversano sulla città”. Così la deputata trapanese Cristina Ciminnisi, che nei giorni scorsi ha inviato al sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida una lettera nella quale chiede “… revisione ed aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI)” della città “… e un suo coerente raccordo con gli strumenti di pianificazione urbanistica (PUG)”. Nella nota la deputata sottolinea che “… è urgente tutelare un’area della città che ha visto, negli anni più recenti, un progressivo consumo del suolo, con conseguente riduzione delle zone permeabili“.

L’area cui fa riferimento Ciminnisi, componente la IV Commissione Ambiente e Territorio dell’ARS, è quellacorrispondente alle ex Saline Collegio e Modica a ridosso delle quali sono stati realizzati o sono in corso di progettazione massicci interventi edilizi e urbanistici: il Consiglio comunale di Trapani, ha già dato parere favorevole per la strada di “Accessibilità al porto e area industriale” nell’ambito della Z.E.S. Sicilia Occidentale, mentre in una porzione delle ex saline Collegio e Modica è previsto un intervento di edilizia privata a ridosso di un canale, forse un impluvio residuo del vecchio impianto delle saline. Interventi che si cumulano a quelli sul versante della via Virgilio: alla RSA che ha sottratto quasi 8mila metri quadrati di suolo destinato a verde, e al “Sottopasso” ad opera di RFI.

“In questo momento – afferma la deputata – le sorti future della città, che dipendono dalle scelte di pianificazione che si fanno in questa fase, sono nelle mani del sindaco Tranchida e del suo Assessore all’Urbanistica Pellegrino. Si prendano la responsabilità, davanti ai trapanesi di fare una scelta lungimirante, a partire dalla revisione del PAI che, alla luce delle recenti direttive regionali, è ritenuta doverosa a seguito del verificarsi di nuovi eventi di dissesto o da nuove previsioni provenienti da studi e attività di monitoraggio. È inutile commissionare degli studi tecnici sulla mitigazione del rischio idraulico, e poi sconfessarli, dimenticando che quell’area è stata individuata – conclude – come la sola naturalmente idonea ad accogliere e smaltire le acque piovane“.

redazione

Condividi