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I Fratelli litigano a volte…

Ma con chi sta Fratelli d’Italia in Provincia di Trapani? Il partito di Giorgia Meloni che comunque nei sondaggi viaggia a gonfie vele, sembra ricavare vantaggi rispetto all’unità del partito che ogni giorno dimostra quanto sia fragile. Il riconfermato coordinatore provinciale, ha più volte preso posizione anche nei confronti di altri esponenti importanti del suo stesso partito nel capoluogo di Provincia e non solo. In ultimo, a seguito di un comunicato stampa diramato da storici esponenti come Livio Marrocco e Gaspare Clemense, richiamando alla pluralità all’interno del partito e alle decisioni prese dagli organismi dirigenti, ha affermato che chi non condivide le decisioni, potrebbe anche dimettersi dal coordinamento.

A Marsala, dove il partito stazioni stabilmente nella maggioranza e nella Giunta guidata da Massimo Grillo, i malumori presenti e passati non sono mai stati celati. Dopo la nomina di Ignazio Bilardello ad assessore, anche dopo un gruppo consiliare che si è formato con elementi provenienti da altre liste civiche, le polemiche magari non molto pubbliche, sono all’ordine del giorno. Sono in parecchi i dirigenti del partito di FdI che magari non prendono posizione pubblica ma fanno sapere che l’operato in tema di deleghe attribuitegli dal sindaco all’assessore Bilardello non stanno producendo gli effetti sperati. Le principali lamentele riguardano l’impiantistica sportiva e i contenitori culturali.

Ritornando alle ‘vicende mazaresi’, FdI provinciale ha votato con soli 2 voti contrari su 15 dirigenti presenti, l’appoggio al sindaco Salvatore Quinci di centrosinistra. Marrocco e Clemense però hanno espresso ampiamente la loro contrarietà, dichiarando che questo ‘smacco’ di FdI è solo la necessità di dare “… un segnale alla famiglia Torrente che al congresso provinciale aveva sostenuto Maurizio Miceli”. Vito Torrente infatti è assessore di Quinci, mentre suo figlio Paolo è tesserato con Fratelli d’Italia. L’assurdo è che Miceli a Trapani è il primo a fare forte opposizione al sindaco Giacomo Tranchida notoriamente di centrosinistra.

Non si spacca, a Mazara, solo il Movimento 5 Stelle quindi, ma anche il centrodestra. E questo potrebbe spianare la strada alla sinitra se riuscisse ad allearsi come sta facendo a Marsala o mettere le basi per un nuovo modo di fare la politica che già da anni si sta insinuando, quello di abbattere le divisioni politiche. Ne vedremo delle belle alle prossime elezioni.

Claudia Marchetti

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