Oltre tre 300.000 litri di prodotto in fermentazione o già trasformato in vino sono stati sequestrati nel corso di una campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini, messa a segno dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute.
Sono state eseguite 960 ispezioni, durante le quali sono emerse 239 situazioni di non conformità, pari al 24%, percentuale, precisa il Nas influenzata dalle modalità di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore interesse operativo. A seguito delle irregolarità riscontrate, sono segnalati all’autorità sanitaria ed amministrativa 218 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 344 violazioni amministrative contestate, pari a 290.000 euro.
Gli interventi, svolti anche con il supporto tecnico dell’Ispettorato centrale per la qualità e repressione delle frodi (Icqrf), hanno consentito di individuare 17 aziende che, secondo il Nas, svolgevano “la propria attività in sedi produttive interessate da gravi carenze igienico-strutturali ed autorizzative, per le quali è stata disposta la sospensione delle attività”. Complessivamente il valore commerciale delle strutture chiuse e dei prodotti sequestrati ammonta a circa 11 milioni di euro. Le irregolarità hanno riguardato anche la detenzione di sostanze vietate negli stabilimenti enologici, dove sono state sequestrate 3 tonnellate di zucchero, destinate al fraudolento impiego per aumentare la gradazione del vino.