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Si voti dove si vive

Poco meno di vent’anni fa, il Parlamento italiano approvò una legge per consentire il voto agli italiani all’estero. Una battaglia durata anni e per la quale si impegnò molto l’ex ministro Mirko Tremaglia, ottenendo poi consensi bipartisan. Continua, invece, a rimanere irrisolta la questione del voto degli italiani…in Italia. O, per meglio dire, di quei cittadini che il giorno delle elezioni si trovano lontani dalla propria residenza per ragioni di studio o lavoro e che, allo stato attuale, non possono ancora votare.

Si tratta di un vulnus che si ripercuote soprattutto sulle regioni del Sud: in Sicilia (nonostante le contestuali consultazioni regionali), Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Puglia e Basilicata ha votato meno del 60% degli aventi diritto. Non può essere un caso che le aree geografiche in cui si registra il maggiore esodo di studenti o lavoratori verso il centro-nord siano quelle in cui l’affluenza elettorale è più bassa. Una situazione del genere limita pesantemente il diritto di voto di una fetta consistente degli italiani e non può più essere guardata con sufficienza dalla classe dirigente nazionale.

Del resto, siamo nel 2022: gli strumenti per garantire la possibilità a un siciliano di votare da Roma, Bologna o Milano non mancherebbero di certo. Al massimo, manca la volontà politica, com’è mancata quella di cambiare una legge elettorale pessima, che con il taglio ai parlamentari votato due anni or sono ha limitato enormemente la rappresentanza dei territori periferici all’interno delle due Camere.

Nella fitta agenda del prossimo Parlamento, dunque, occorre che gli eletti delle regioni meridionali pongano con forza la questione del voto ai fuorisede: viceversa, finiremo per pensare che le varie dichiarazioni di rammarico sulla bassa affluenza degli italiani alle urne, non siano altro che ipocriti piagnistei, da consumare rapidamente il giorno dello spoglio per poi ricollocare questo tema nel cassetto del disinteresse.

(Nel frattempo, chi volesse contribuire alla causa può firmare la petizione on line https://www.change.org/p/madia-m-camera-it-fuorisede-votiamo-dove-viviamo).

Vincenzo Figlioli

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