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Convitto Audifonolesi di Marsala, video-incontro istituzionale: “Urgente incontro con l’Ufficio scolastico regionale”

Dopo l’approvazione della mozione a sostegno del Convitto Audiofonolesi di Marsala da parte del Consiglio comunale, si è tenuta un incontro in video-call tra il sindaco Massimo Grillo con le autorità competenti: il Dirigente Generale del dipartimento Istruzione della Regione Sicilia, Antonio Valenti, i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil Ignazio Messana, Diego Biondo, Massimo Santoro ed Eugenio Tumbarello, il Presidente del Massimo Consesso Civico Enzo Sturiano, il presidente della Commissione Servizi Sociali Flavio Coppola, il vice sindaco Paolo Ruggieri e l’assessore con delega alle Politiche Sociali Valentina Piraino.

Si è parlato del mantenimento del Convitto Audiofonolesi di Marsala, della tutela dei diritti degli utenti che lo frequentano e delle loro famiglie e della salvaguardia dei diritti dei dipendenti, altamente specializzati, che vi lavorano.  

“Abbiamo subito dato seguito all’impulso che ci veniva dal Consiglio Comunale – ha detto Grillo –  e dalla Commissione, per vedere insieme agli uffici regionali quali azioni mettere in campo nell’immediato per poter fronteggiare i problemi che stanno mettendo a rischio la sussistenza del Convitto e scongiurare la chiusura di un ente che vede per l’anno scolastico 2022/23 ben 46 iscritti e 17 dipendenti. E’ necessario un incontro urgente con l’Ufficio Scolastico regionale per garantire le dotazioni di organico per garantire l’avvio del nuovo anno scolastico. Scongiurata la chiusura, studieremo insieme le modalità di rilancio e riorganizzazione dell’ente“.

“Non possiamo permettere che a settembre vengano sospesi i servizi del Convittoha precisato il dirigente regionale Antonio Valenti -. La Regione ha già dato un contributo di 70 mila euro”.

“Si tratta di un servizio socialmente importante per la comunità marsalese e provinciale – ha sottolineato Enzo Sturiano – a cui non possiamo per nessun motivo rinunciare. Si deve cercare la giusta soluzione a tutela di fruitori della struttura e degli operatori che vi prestano servizio”.      

“In Italia esistono solo tre enti che danno questo tipo di servizi: chiudere il Convitto significherebbe disperdere un patrimonio professionale e di competenze unico. Il Convitto si avvale di professionalità altamente specializzate che vanno assolutamente tutelate – hanno sottolineato i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL -. E’ necessario mettere in campo tutte le strategie possibili per garantirne la funzionalità”.

redazione

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