Sulla vicenda della “classe ghetto” presso una scuola di Sappusi, a Marsala, che nelle ultime ore ha interessato anche le cronache nazionali, interviene la dirigente dell’istituto comprensivo “Asta-Sturzo”, Anna Maria Alagna.
“In merito alle notizie diffuse oggi sulla stampa “sulla classe ghetto a Marsala”, nella quale sarebbero iscritti ben ventidue bambini, figli di pregiudicati, intendo annunciare che ho già adito le vie legali, a difesa del buon nome dell’Istituzione scolastica di cui sono Dirigente, del gruppo di lavoro che si occupa di formare le classi nel rispetto di obiettivi e deliberati criteri, oltre che mio personale, per querelare tale signor Inguì per le dichiarazioni false, tendenziose e prive di fondamento rese alla Commissione regionale antimafia presieduta da Claudio Fava. Non si comprende da quali fonti l’Inguì abbia tratto le false informazioni che tanto discredito gettano su una scuola che, pur insistendo in un quartiere popolare, non è annoverata tra le 9 scuole dell’ambito 28 della provincia di Trapani destinatarie di interventi contro la dispersione scolastica, al contrario vanta una storia di successi educativi testimoniati dai numeri crescenti di iscrizioni. E’ appena il caso di ricordare che la scuola, ogni scuola, svolge una essenziale e instancabile azione educativa e di aperto contrasto ad ogni forma di illegalità”.
La dirigente annuncia anche di voler chiedere di essere ascoltata in Commissione Antimafia dal presidente Claudio Fava e di voler “intraprendere ogni altra azione in autotutela nei confronti del docente che ha incautamente scatenato questa bufera mediatica, che se da un lato si abbatte sulla scuola, dall’altro servirà a fare chiarezza anche in merito alle procedure trasparenti e corrette con le quali si formano le classi. Di tutta la vicenda saranno informati gli organi scolastici territoriali e regionali”.