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Mauro Rostagno e l’ultimo tg, tra antimafia e gli scuolabus senza autisti (VIDEO)

Sono passati 33 anni dall’omicidio di Mauro Rostagno. Era il 26 settembre del 1988 quando il giornalista e sociologo piemontese fu vittima di un agguato mentre si trovava a bordo della sua auto, una Fiat Duna bianca, a Lenzi, nei pressi della comunità Saman.

Dopo anni scanditi da false piste e depistaggi, si è arrivati a mettere un tassello importante su quel delitto con la condanna di Vincenzo Virga, riconosciuto come mandante in quanto a quel tempo ricopriva il ruolo di reggente della famiglia mafiosa di Trapani. Dopo la condanna in primo grado, fu invece assolto in appello Vito Mazzara, imputato nel medesimo processo con l’accusa di essere stato l’esecutore materiale dell’omicidio.

Dal citato procedimento giudiziario è poi scaturito un ulteriore processo per false testimonianze, conclusosi con la condanna a due anni (con pena sospesa) per Antonio Gianquinto. Contestualmente è stato assolto Angelo Voza “perchè il fatto non sussiste”, mentre il reato è stato dichiarato prescritto per Cannas, Fiorino, Heuer Chizzoni, Ingrasciotta, Martines, Polisano, Torregrossa e Vassallo.

Oggi, come di consueto, a Valderice sono in programma eventi commemorativi in ricordo di Rostagno.

Per l’occasione, la nostra redazione pubblica a seguire un estratto dell’ultimo telegiornale condotto dal giornalista e sociologo piemontese per Rtc e andato in onda il 26 settembre del 1988. In apertura, un approfondimento sull’omicidio del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, vittime il giorno prima di un agguato mafioso. Tra i titoli si può riascoltare anche un riferimento al servizio scuolabus a Marsala, pronto a partire, ma senza gli autisti. E’ proprio il caso di dire che, per certi versi, in provincia di Trapani il tempo sembra davvero non passare mai…

redazione

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Tags: Mauro Rostagno