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Sicilia Selvaggia

Nelle ultime settimane, uno degli argomenti più discussi dai siciliani sui social è stato il tour di Selvaggia Lucarelli nell’isola.

La giornalista de Il Fatto Quotidiano, seguitissima su Instagram e Facebook, ha pubblicato diversi scatti delle località visitate, sottolineandone l’incontestabile bellezza. Al contempo, ha evidenziato una serie di problemi, a partire dalle criticità legate alla raccolta differenziata e all’abbandono dei rifiuti, fino allo scandalo delle centinaia di bare che da mesi si trovano in attesa di sepoltura presso il Cimitero dei Rotoli di Palermo. Tutte cose note e scritte dai giornalisti del territorio, senza destare particolare scandalo. Ma appena la critica arriva da fuori, gli amministratori vanno in fibrillazione e i siciliani si sentono in dovere di chiudersi a riccio, scegliendo di difendere l’amata terra contro chi osa criticarla.

Il siciliano medio, com’è noto, trascorre gran parte delle proprie giornate a lamentarsi di tutto quello che non funziona, ma si impegna poco o nulla per cambiare le cose. Coltiva (invano) la speranza che nessuno noti lo sporco che contribuisce ad alimentare sotto il tappeto di una calorosa accoglienza. Non accetta critiche o consigli (lo scrisse già magistralmente Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne “Il Gattopardo”) ritenendo che i “forestieri” dovrebbero limitarsi ad ammirare il patrimonio storico e paesaggistico senza soffermarsi troppo sui difetti di questa terra, in gran parte dovuti a una classe dirigente inadeguata, alle infiltrazioni criminali e a un senso civico sotto la media.

Consapevole di non avere la voglia e la capacità di salvarsi da solo, il siciliano medio vive nell’eterna speranza di un soccorso esterno, un po’ come avveniva in passato, quando di volta in volta si faceva il tifo per normanni, angioini, aragonesi o piemontesi, auspicando che bastasse cambiare dominazione per migliorare il proprio status. Per cui, se dalla Lucarelli (così come, in passato, da Vecchioni o Daverio) non arrivano solo i complimenti per il mare cristallino, i monumenti barocchi, i reperti archeologici e le eccellenze enogastronomiche ma anche le tirate d’orecchi per una gestione del quotidiano inadeguata, è come se venisse meno un pretenzioso patto non scritto.

Crollato quell’impianto di aspettative e speranze coltivate nel tempo, il siciliano medio smette i panni dell’amabile anfitrione per assumere quelli del suscettibile e aggressivo difensore dell’indifendibile, confondendo il senso di comunità con il familismo e l’amor proprio con la permalosità.

Come se non fosse vero che, da nord a sud e da est ad ovest, la nostra bellissima isola sia un’autentica discarica a cielo aperto, in cui il decoro dei centri storici stride con l’abbandono delle periferie, travolte da tonnellate di rifiuti, devastate dagli incendi e penalizzate da collegamenti viari indegni di un paese civile.

Come se non fosse vero che la sanità siciliana è un disastro (accertato anche dalla pessima gestione della pandemia), che l’abusivismo edilizio ha ridotto le nostre spiagge a fazzoletti di sabbia, che i lavori pubblici non finiscono mai e che i figli migliori dell’isola sono passati negli ultimi anni dall’emigrazione alla fuga per realizzare i propri progetti di vita.

Come se non fosse vero che la politica e la burocrazia fanno a gara per non risolvere i problemi, preferendo rimpallarseli di anno in anno, anteponendo questioni personali o giochi di potere all’interesse collettivo.

Per cui, a pensarci bene, viene da pensare che in fin dei conti Selvaggia Lucarelli non sia stata nemmeno troppo severa e che toccherebbe piuttosto a noi siciliani rivendicare con maggiore determinazione e intransigenza quei servizi e quei diritti negati con cui ogni giorno ci confrontiamo.

Vincenzo Figlioli

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  • La Lucarelli non mi è molto simpatica per le sue idee e il modo di porgersi, ma in questo caso come darle torto? Così come condivido l'articolo e farei una trasposizione allargandolo alla nostra Marsala e come è stata ridotta negli ultimi anni...

  • Da siciliano sono molto indignato nel constatare che nell'ultimo decennio il nostro territorio è stato devastato in maniera indegna. La mentalità siciliana in Sicilia stride molto con i siciliani residenti in giro per il mondo, che sono ligi al vivere "civile" ....smaltire i rifiuti secondo norma, ecc. Purtroppo l'andamento politico clientelare in Sicilia sta rovinando tutto, e mentalità menefreghista sta dilagando. Farei educazione civica alle nuove generazioni per pensare al futuro perché purtroppo il presente è molto compromesso. Selvaggia Lucarelli come altri prima di lei e i reportage televisivi hanno messo in evidenza queste criticità....ma sembra di sbattere contro un "muro di gomma"... siamo inconcludenti. Mi dispiace molto di tanto degrado....per i giovani

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Tags: Selvaggia Lucarelli