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L’Italia perde anche Gino Strada. Il Ministro Speranza: “Ha difeso l’uomo e la dignità sempre e comunque”

E’ morto Gino Strada. Il 73enne medico lombardo, era da tempo malato di cuore. Fondatore di Emergency, Strada ha dedicato gran parte della propria vita ai diritti umani e a garantire il diritto alla salute alle donne, agli uomini e ai bambini che vivono nei Paesi in guerra, assicurando loro cure gratuite e di alta qualità. Proprio in quest’ottica nel 1994 era nata Emergency, che negli anni ha promosso la cultura della pace, dell’accoglienza, del rispetto. Strada lascia un patrimonio morale e umano straordinario, che Emergency continuerà a portare avanti nel ricordo del suo valoroso fondatore.

“Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta Emergency”, ha commentato il Ministro Roberto Speranza.

Nel 2014 il sindaco di Palermo Leoluca Orlando gli aveva riconosciuto la cittadinanza onoraria. Oggi lo ricorda così: “L’esperienza di Gino Strada è una lezione per tutti ed un monito agli Stati troppo spesso disattenti o anche ostili a fasce sociali e persone in precarie condizioni ed esposte a sofferenze e morte […] Nel 2014 abbiamo conferito la cittadinanza onoraria per il suo impegno e per l’impegno di Emergency nel mondo e con una presenza anche a Palermo per aver cura della vita e degli invisibili ai margini della società”.

“È morto Gino Strada, l’uomo di Pace, l’uomo che più di tutti meglio incarnava i Diritti Umani”, scrivono Romano Pesavento e Rosa Manco del Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, che sottolineano il vuoto lasciato ma anche la forza e il radicamenti dei “valori umani e civili che ha saputo seminare un po’ ovunque, non senza fatica e con tutta la forza del suo amore unico e straordinario per il prossimo”.

“Gino Strada è stato un medico che ha messo le sue competenze straordinarie accumulate nel tempo al servizio dei bisognosi, non dei ricchi magnati che proprio le tribolazioni dei poveri alimentano; con le specializzazioni e le esperienze accumulate avrebbe potuto militare in qualche ospedale per “tycoon”; invece cosa fa il dottor Strada? Inventa Emergency un’organizzazione internazionale che sostiene e supporta i malati dei Paesi in conflitto. Aveva una personalità indomita e combattiva; Non ha mai cessato di essere in prima fila per le questioni umanitarie e di condannare la condotta irresponsabile dei politici che disertassero la causa dei Diritti umani a prescindere dallo schieramento. Gino Strada era un’attivista; era un medico; nessuno saprà mai incarnare più di lui simili ruoli così necessari per l’evoluzione in positivo di una società spesso insensibile rispetto alle urgenze planetarie. Non ebbe il Nobel per la pace, un’imperdonabile distrazione a cui speriamo si possa porre rimedio in seguito con altre forme di riconoscimento per chi ha messo al centro del proprio operato la cura dei dimenticati”.

La nostra redazione lo ricorda riproponendo l’intervista rilasciata alcuni anni fa.

redazione

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Tags: Gino StradaRoberto Speranza