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L’ospedale di Marsala torna alla normalità. Il primario del Pronto Soccorso presenta le nuove disposizioni (VIDEO)

L’atteso traguardo del 18 maggio è arrivato. E da stamattina l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala ha ricominciato un nuovo percorso, mettendosi alle spalle i due mesi da Covid Hospital per tornare alle tradizionali attività sanitarie.

Particolarmente attesa dai cittadini di Marsala e Petrosino la riattivazione del Pronto Soccorso, che torna ad accogliere l’utenza che nel corso dell’emergenza epidemiologica era stata dirottata verso le strutture ospedaliere limitrofe (Trapani, Mazara e Castelvetrano).

Il primario del Ps Gianni Scuderi ci spiega che il ritorno alla normalità è comunque condizionato al rispetto di alcune limitazioni, a tutela dei cittadini e degli operatori. Anzitutto, sarà consentito l’accesso a un massimo di 7 pazienti per volta in sala d’attesa e continuerà a non essere consentito l’ingresso agli accompagnatori (salvo casi di evidente impossibilità). C’è poi la questione del pre-triage: le raffiche di scirocco dei giorni scorsi hanno fatto a pezzi la tenda blu, che sarà sostituita da un container in cui opererà un infermiere pre-triagista. La principale novità riguarda il doppio percorso all’interno del Ps: uno per il paziente no-Covid e uno per il paziente sospetto Covid, che in caso di acclarata positività sarebbe trasferito a Partinico.

Ad ogni modo, come riconosce il dottore Scuderi, il periodo appena trascorso è stato particolarmente stressante, “non solo per le emergenze dei pazienti, ma soprattutto per la riorganizzazione rapida del Pronto Soccorso, che in poco tempo ha subito diverse mutazioni di pelle”: generalista, misto, Covid, fino a tornare generalista. “Tutto questo non è avvenuto schioccando le dita, ma dopo aver ben valutato percorsi organizzativi e di sanità per il paziente e per il lavoratore”. Tutti gli operatori hanno effettuato il test sierologico e quelli che sono entrati in contatto con i pazienti Covid hanno fatto anche il tampone, in certi casi più di uno. Se nessun sanitario è stato colpito dal virus, evidentemente le precauzioni adottate hanno funzionato.

A margine di tutto ciò, una nota interessante: da 2700 ingressi mensili, il Pronto Soccorso ha fatto registrare, nel mese di aprile circa 127 ingressi: segno di una richiesta che si è ridotta alle reali urgenze, poi affrontate con il supporto degli ospedali di Mazara, Trapani e Castelvetrano.

“L’esperienza che tutti abbiamo vissuto – conclude Scuderi – ha creato una coscienza diversa nei confronti di qualcosa che è un bene importante come la salute. Ritengo davvero che nulla sarà più come prima. Ricordiamo però che non tutto è finito. Siamo qui attenti, a che il virus non metta fuori nuovamente le sue arti malefiche, nel tentativo di controllarne un’eventuale recrudescenza”.

Di seguito l’intervista completa:

Vincenzo Figlioli

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