Nei giorni scorsi, un po’ a sorpresa,
la deputata regionale marsalese Eleonora Lo Curto ha invocato il
commissariamento dei 61 Comuni che sarebbero dovuti andare al voto in
primavera. Arriva adesso la replica del sindaco di Marsala Alberto Di
Girolamo: “Capisco che probabilmente l’onorevole Lo Curto sia più
interessata a sostituire l’Amministrazione Di Girolamo piuttosto che
a occuparsi dell’emergenza coronavirus, ma sicuramente vedere un
deputato regionale che dinanzi alla gravità e complessità di quanto
stiamo vivendo, pensi a obiettivi elettorali, mi sembra veramente
assurdo. Mi sarei aspettato più impegno per il territorio”.
Per
Di Girolamo, il rinvio delle elezioni in autunno alla luce
dell’emergenza Coronavirus è stata “una decisione saggia e
opportuna”, tenuto conto della necessità di rispettare le misure
di distanziamento sociale volte a scongiurare il contagio.
“Certo – prosegue il primo cittadino lilybetano – per chi sta amministrando è un ulteriore carico di lavoro, non previsto e alquanto complesso, in un momento drammatico e difficile, perché bisogna continuare ad affrontare l’emergenza sanitaria, e in questa seconda fase anche lavorativa ed economica. Ebbene, mentre nel resto d’Italia nessuno parla di sostituire gli amministratori legittimamente eletti con commissari nominati da “qualcuno”, in Sicilia la capogruppo dell’UDC regionale, onorevole Lo Curto dichiara che lei e il suo gruppo (bisognerebbe vedere se tutto il gruppo), faranno di tutto affinché al posto dei sindaci vengano nominati dei commissari, tanto questi costano di meno. Ciò, detto alla vigilia del 25 aprile, è proprio una beffa alla libertà e alla democrazia. Certo, se la democrazia viene basata sul costo, si potrebbe pensare a dei commissari prefettizi per ogni Comune, ogni provincia, passando da Palermo fino a Roma: il tutto sicuramente costerebbe molto meno. E si potrebbe cominciare dalla Regione, visto che mi sembra che il Parlamento siciliano in questi anni e in questi momenti di emergenza non abbia brillato più di tanto. Forse non è questione né di costi né di democrazia, ma semplicemente l’obiettivo è quello di inserire dei commissari, che ovviamente non risponderebbero ai cittadini, ma alla politica regionale che li nomina. Francamente non c’è più cosa sentire. Invece di affrontare e dare soluzione ai problemi del nostro Ospedale (la sanità dipende dalla Regione), di lavorare per i bisogni dei cittadini, di valutare concretamente come aiutare l’economia locale per la ripartenza, di sbloccare i fondi europei e progettare il futuro di questa Regione, si pensa alle prossime elezioni. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano sull’argomento gli altri deputati. Noi sindaci continuiamo a lavorare senza sosta, per trovare soluzioni ai problemi dei siciliani, oggi e nel prossimo futuro ancora più drammatici”.