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Coronavirus: si parla di nuova proroga fino al 3 maggio. Quali attività riapriranno?

Il Paese ripartirà ma lentamente. Come si suol dire una buona notizia e una meno buona ma necessaria per arginare la pandemia da Coronavirus e nello stesso tempo evitare una ricaduta.

Dopo Pasqua – il nuovo termine era fissato al 13 aprile – si procederà a step,  il nuovo lockdown infatti è stato prorogato con nuovo Dpcm fino al 3 maggio, questa almeno la decisione assunta dal premier Giuseppe Conte, in tandem con il ministro della Salute e gli scienziati del Comitato tecnico scientifico (CTS) che hanno consegnato 5 pagine di relazione su cosa sia meglio fare.

Innanzitutto si continuerà a garantire i controlli sui territori, per evitare che nei vari ponti (Pasquetta, 25 Aprile e 1° maggio) le persone si spostino verso case di villeggiatura. Ieri ad esempio, i Carabinieri hanno fermato 8 persone a Custonaci provenienti da Comuni diversi per partecipare a un barbecue. Ovviamente multati e rispediti a casa.

Ma vediamo chi riaprirà dopo il 13 aprile. Riapriranno le cartolibrerie, qualche produzione legata alla filiera agroalimentare (tipo le aziende di domopak o di ruote dei carrelli) o sanitaria. Via libera anche alla cura dei boschi per garantire la salute del territorio, tutte attività meno a rischio secondo professor Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità.

Da quanto si evince, la cosiddetta “fase 2” sarà nazionale e non da Regione a Regione.

Una cosa che aiuterà le varie fasce di lavoratori, è il rapporto del Comitato Tecnico Scientifico che segnala il livello di rischio basso, medio o alto per le diverse attività. Alto per ristoranti, bar, dentisti, parrucchieri, personale scolastico e le attività che comportano un rischio di prossimità fisica. Lavori con indice medio di pericolosità, quelli in uffici e in fabbriche, dove andrà garantita l’applicazione dei protocolli di sicurezza. Le attività con indice di pericolosità più basso sono invece quelle legali, di contabilità e assicurative, la fabbricazione di mobili, le attività immobiliari, le consulenze aziendali, la riparazione di materiale elettronico e per la casa, l’industria delle bevande e le coltivazioni.

Quelle con pericolosità medio-bassa probabilmente riapriranno dopo il 13 aprile man mano.

Il nuovo decreto probabilmente indicherà anche gli ulteriori comportamenti degli italiani dopo il 13 aprile e fino al 3 maggio, magari con piccoli ulteriori passi avanti. Il dpcm ci dirà poi cosa accade per le attività motorie, jogging, per i parchi e per le passeggiate in solitaria.

redazione

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