La regione autonoma cinese si era convinta di aver superato praticamente indenne l’epidemia e aveva dato il via alla riapertura di uffici, negozi e fabbriche.
Al momento, su 7,4 milioni di abitanti, si contano 518 casi e meno di dieci morti. I casi di Covid-19 di nuovo in aumento soprattutto tra gli studenti di ritorno da località europee e dagli Statiti Uniti.
Anche l’aeroporto è stato nuovamente chiuso agli stranieri, anche a quelli solo in transito e chi arriva dall’estero deve farsi 14 giorni di quarantena. Dal 15 marzo, dopo due mesi di lockdown totale, i cittadini di Hong Kong avevano ripreso la loro vita quotidiana, sui mezzi pubblici, nei bar e nei ristoranti. Ma con il virus ancora in circolazione la nuova impennata di contagi ha costretto il governo a fare dietrofront, quindi nuovamente quarantena e niente assembramenti.
Gli scienziati sono preoccupati che lo stesso accada in Europa e in America, dove alcuni già parlano di riaprire tutto nel giro di pochi giorni. Sempre secondo gli scienziati le proporzioni potrebbero essere ben peggiori visto i numeri attuali e sono necessarie queste misure a vari gradi di intensità.