Botta e risposta sul futuro del traffico aeroportuale siciliano tra Airgest e Gesap. Alcuni organi di stampa avevano riportato, nella giornata di ieri, alcune dichiarazioni del presidente Salvatore Ombra, a margine della Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Da un lato, il manager di Airgest si è soffermato sui numeri previsti per Birgi nel 2020 (800.000 passeggeri) e sugli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni. Al contempo, ad Ombra è stata attribuita una dichiarazione che irritato il management che gestisce lo scalo di Punta Raisi. “Sia l’aeroporto di Trapani che quello di Comiso – ha aggiunto – hanno ampi margini di crescita che gli aeroporti di Palermo e Catania non hanno in quanto arrivati quasi al massimo dei passeggeri transitati”.
In merito a quest’ultimo passaggio, la Gesap ha diramato una nota ufficiale in cui smentisce categoricamente tale affermazione sottolineando che “l’aeroporto di Palermo ha già una capacità che va oltre i dieci milioni di passeggeri, e che aumenterà ulteriormente grazie ai lavori di ristrutturazione già in atto e previsti dal piano degli investimenti 2020/2023 di 90 milioni di euro”. “L’aeroporto di Palermo – conclude la nota – conta di proseguire la sua inarrestabile crescita di passeggeri, soprattutto nel segmento dei voli internazionali, grazie alle oltre trenta compagnie che operano dallo scalo”.
A distanza di qualche ora, la precisazione di Airgest: “Le dichiarazioni attribuite, in queste ore, al presidente della società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, Salvatore Ombra, non sono fedeli a quanto affermato dallo stesso in occasione della sua partecipazione alla #Bit di Milano. Ombra ha detto, infatti, che le potenzialità dell’aeroporto di Trapani sono di 3 milioni di passeggeri, in base alla sua struttura e non in relazione agli aeroporti di Palermo e Catania e a loro eventuali limiti raggiunti. Riguardo alle cifre divulgate si precisa che i passeggeri previsti per il 2020 sono 600-800 mila e 1 milione e 200 mila per il 2021”.